Il lavoro della campagna: l’arte e la cura per la terra alla prova del futuro
Parlare di agricoltura e allevamento ci porta alle radici della nostra civiltà e intanto interpella la nostra capacità di offrire strumenti avanzati e sostenibili per la crescente passione dei giovani per la vita e il lavoro a contatto con la natura. Con MONICA GUARNERI, preside dell’istituto di formazione professionale per l’agricoltura Sant’Antonio Abate, RAFFAELE LENI, agricoltore e allevatore, e MARCO TREVISAN preside della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’università Cattolica
È il legame tra comunità e territorio, e in particolare la campagna il tema della nuova puntata di Torrazzo con vista.
Ospite della trasmissione, tra gli altri, Raffaele Leni, agricoltore e allevatore, che ha sottolineato con un sano orgoglio come «il nostro settore è quello in cui si collocano le radici della civiltà, perché agricoltura e allevamento sono alcuni dei passaggi chiave che hanno portato a una prima e significativa evoluzione del pensiero e della cultura umani. In particolare, rappresentare questo settore in una città come Cremona, celebre per il suo spirito artistico, mi fa pensare che anche il mio lavoro sia una forma di arte».
Emerge, dunque, dalle parole di Leni, un forte legame con la tradizione, con il passato, con la storia. Non manca, però, un riferimento alla spinta che la tecnologia e gli strumenti più innovativi possono dare. «Il criterio – per Leni – è sempre la sostenibilità, il benessere dell’animale, e quindi dell’uomo. In questo senso gli strumenti che la zootecnia ci fornisce ci portano a muoverci sempre più in questa direzione».
A supportare la tesi dell’agricoltore, il professor Marco Trevisan, preside della Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore a Cremona. «Abbiamo deciso di investire molto in questo settore, costruendo collaborazioni forti con le aziende. E ci tengo a sfatare un mito: pensiamo che il settore agricolo sia fonte di grande inquinamento e crei seri problemi ambientali. In realtà, l’agricoltura ha formato il paesaggio e senza gli agricoltori si vedono solo disastri. Ecco perché è così importante l’innovazione tecnologica, perché ci permette di mantenere il legame tra tradizione e futuro. Chi lavora in questo ambito sa che si vive di sperimentazioni continue, ed è così che siamo progrediti fino al punto in cui ci troviamo oggi».
Sulla necessità di mettersi in gioco in prima persona si è espressa anche Monica Guarneri, preside della scuola di istruzione e formazione professionale S. Antonio abate di Cremona. «Il mondo agricolo prevede davvero un coinvolgimento totale, sia in ambito formativo che lavorativo. Cercare di formare, in una scuola secondaria, gli agricoltori di domani, significa provare a trasmettere loro la passione per quell’arte che è stata citata in precedenza. Ecco perché tentiamo di fondere la didattica, che è e resta fondamentale, con l’attività sul campo, attraverso stage ed esperienze di alternanza scuola-lavoro».
A guidare le riflessioni degli ospiti è stato quindi il desiderio di sottolineare lo stretto legame tra agricoltura e innovazione, che fa rima con futuro. Non è un caso che, nel recente G7 dedicato all’agricoltura, concluso qualche settimana fa a Messina, particolare attenzione sia stata posta sul coinvolgimento dei giovani in un mondo che, nel sentire comune, spesso appare come eccessivamente legato al passato.
«Mi pare però di notare un cambio di tendenza – ha concluso Trevisan – perché vedo più giovani interessati a questo settore. Noi cerchiamo di contribuire con i nostri corsi di laurea, oltre alle varie collaborazioni con istituti tecnici superiori e le altre realtà del territorio. Il grande sforzo è quello di far riflettere sul fatto che abitare il mondo agricolo non significa solo stare in un campo, ma aprirsi ad una serie incredibile di relazioni con altri enti del territorio per portare sulle tavole i prodotti finiti».
Torrazzo con vista, la nuova produzione di TeleRadio Cremona Cittanova e dell’Ufficio Comunicazioni sociali della Diocesi di Cremona. Trasmesso su YouTube, Spotify, Apple Podcast