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N.57 febbraio 2025
Il mondo visto da un… microfono. Enrico Galletti ci porta dietro le quinte di Non Stop News, il “buongiorno” informativo di Rtl
Nel 2022 Enrico è stato inserito da Forbes tra i 100 Top under 30 nella sezione media. Giornalista, volto e voce di RTL 102.5, aiuta il pubblico radiofonico ogni mattina ad orientarsi tra le più importanti notizie dal mondo. Oggi torna nella sua città per portarci nel "backstage" del suo lavoro quotidiano.
Ogni mattina, milioni di persone accendono la radio per ascoltare cosa succede nel mondo. C’è chi si alza all’alba per andare al lavoro, chi torna dopo il turno di notte, chi sveglia i figli per portarli a scuola, chi semplicemente mantiene la buona abitudine di sintonizzarsi sulle frequenze preferite. Tra le voci pronte a dare il buongiorno raccontando l’attualità c’è Enrico Galletti, giornalista e voce di Rtl Non Stop News. Ogni mattina seleziona le notizie da raccontare, commentare, condividere con gli ascoltatori che nelle prime ore del mattino – dalle 6 alle 9 – si trovano all’altro capo del microfono.
«Oltre a trattare l’attualità – racconta – ci piace portare in onda il punto di vista delle persone normali, per capire cosa pensano, come vivono fatti e notizie che animano le nostre giornate. La bellezza e la forza della radio sta nella partecipazione: è un mezzo immortale, nonostante sia stata dichiarata in fin di vita in un sacco di occasioni, dall’avvento della tv alle piattaforme di contenuti. Invece ha saputo reinventarsi e stare al passo con i tempi: oggi possiamo ascoltarla in digitale, in streaming, guardarla in tv… la crossmedialità ci offre tantissime opportunità per cambiare il modo di rimanere in contatto».
Al giornalista il compito di trovare il modo per surfare sull’onda della notizia, schivando bufale e fake news. «In radio basta premere un tasto per essere in onda – prosegue Galletti – c’è poco tempo per orientarsi nel mare magnum di informazioni ricevute da fonti ufficiali e non». La riflessione si estende ai nuovi media e all’intelligenza artificiale, divenuti ormai componenti irrinunciabili. «Il gioco si è complicato capita di trovarci di fronte a contenuti che hanno un’aderenza quasi totale con la realtà, dove cresce il rischio di veicolare notizie che poi si rivelano false. Bisogna avere mille occhi, ma non possiamo pensare di escludere IA e social dalle fonti e dal modo in cui trattiamo le notizie. Non so cosa sarà domani della nostra professione, ma se utilizzati correttamente anche questi strumenti possono essere validi alleati, non per sostituire la persona ma per aiutarla, lasciando in primo piano il professionista».
La sfida è tutta da giocare, soprattutto per le nuove generazioni: «Ho sempre voluto fare questo lavoro – afferma Galletti – lo vedo come l’opportunità di raccontare storie, entrare nella vita delle persone. Oggi ho 25 anni, da quando ho iniziato a fare questo mestiere cerco di valorizzare il punto di vista dei miei coetanei. I giovani sono spesso sotto i riflettori ma non sempre in positivo, potremmo dire in chiaroscuro… Poche volte si sente la loro voce, anche su fatti che li riguardano direttamente».
Secondo Enrico, le opportunità non mancano, così come lo spazio per farsi sentire. «Siamo avvolti da luoghi comuni e pregiudizi – afferma – capita spesso di sentirsi dire che oggi è tutto più difficile, anche quando si tratta di scegliere la propria strada e fare di un sogno il proprio lavoro, ma non è così. Anzi, con gli strumenti oggi disponibili credo sia più facile costruirsi delle opportunità». Così è stato per lui: «Oggi fare il giornalista ha ancora più senso: siamo circondati da informazioni che è difficile catalogare, etichettare. Serve qualcuno che ci guidi in questo mondo, che ci aiuti a capire cos’è una notizia, come interpretarla, se fidarsi o meno. Abbiamo il compito e la missione di raccontare la verità, distinguendo ciò che è vero da ciò che invece non è attendibile. Per questo è importante che ci siano buoni professionisti».