comunicazione

«Per raccontare la realtà lasciamoci meravigliare»

Quale territorio raccontiamo? E quale invece – ancora – non ha voce ? Si apre con un dialogo sulla comunicazione la prima stagione di Torrazzo con vista, insieme a Filippo Gilardi, coordinatore del progetto (e di Riflessi), Cristiano Guarneri, giornalista e podcaster, e Anna Adami, docente, storica dell’arte, guida turistica e content creator

«Ci affacciamo? Ci affacciamo!». Si apre così la prima stagione di Torrazzo con vista, la nuova produzione di TeleRadio Cremona Cittanova e dell’Ufficio Comunicazioni sociali della Diocesi di Cremona. Trasmesso su YouTube, Spotify, Apple Podcast «il nostro video-podcast – secondo Filippo Gilardi, coordinatore di TRC – ha l’obiettivo di aprire un dialogo con la città e il suo territorio, mantenendo un tono fresco e un linguaggio giovane». Le novità della produzione non si limitano solo al titolo, o al format. Ad accogliere i tre ospiti che, puntata dopo puntata, si alterneranno di fronte ai microfoni della trasmissione condotta da Andrea Bassani, è una delle stanze del Torrazzo di Cremona, la torre campanaria in mattoni più alta d’Europa. «Una vista magnifica – ha proseguito Gilardi durante la prima puntata della stagione, disponibile da oggi – che ci permette di alzare lo sguardo per osservare, e raccontare, con occhi nuovi ciò che ci sta intorno».

Ed è proprio di comunicazione e territorio che si è parlato per aprire la stagione di Torrazzo con vista, insieme a Cristiano Guarneri, giornalista e podcaster, e Anna Adami, docente, storica dell’arte, guida turistica e content creator. Secondo Guarneri «il segreto per raccontare è imparare a lasciarsi stupire. C’è bisogno di lasciare il nostro ufficio, la nostra redazione, per poter incontrare le vicende umane che abitano la nostra realtà. Lo sguardo da avere è sempre quello del bambino, pronto a cogliere la meraviglia». Alle parole del giornalista cremonese hanno fatto eco quelle di Anna Adami, che ha insistito molto sulla necessità dell’ascolto. «Come divulgatori abbiamo il compito di informarci e di utilizzare un linguaggio adatto a chi ci sta di fronte. Ma per farlo è fondamentale sapersi mettere in ascolto. Diversamente, sarà complicato poter davvero far nascere un dialogo in cui ci si comprende. E, su questo aspetto strettamente comunicativo, mi pare che facciamo ancora molta fatica».

Cremona e territorio, soprattutto se si fa riferimento al racconto di esso, significa anche turismo. «In questo senso – ha raccontato la docente – abbiamo la fortuna di avere un’eccellenza qui a Cremona: la liuteria. Il discorso, però, non deve esaurirsi qui. Questo fiore all’occhiello deve trasformarsi in un traino che permetta a ciascun turista, che sia specializzato oppure solo di passaggio, di poter godere delle bellezze della città e del suo territorio». Cristiano Guarneri ha voluto mettere in guardia da un rischio. «Non dobbiamo chiuderci su noi stessi. Siamo sul Torrazzo: ampliamo l’orizzonte e guardiamo lontano, perché tanti eventi che accadono a chilometri e chilometri di distanza da noi sono in realtà storie a chilometro zero e, come tali, meritano di essere raccontate e accolte, perché possono dire qualcosa anche a noi».

«Ed è proprio questo lo scopo – ha concluso Gilardi – del nostro podcast che dal Torrazzo si affaccia sul mondo. La vista di cui vogliamo godere è quella della realtà che ci circonda, con la quale cerchiamo di entrare in relazione senza la pretesa di voler rivelare chissà quale verità, ma con il desiderio di suscitare dialoghi e confronti aperti e utili a una riflessione condivisa». Ogni domenica alle 12.30 uscirà una nuova puntata di Torrazzo con vista. Non mancheranno i contenuti sulle pagine Instagram e YouTube a essa dedicate. Perché non si tratta semplicemente di caricare contenuti, ma di creare dibattito. E, per farlo, è necessario continuare ad affacciarsi.