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Non solo nozioni nella scuola che vogliamo

Scrivere e far di conto, certo. Ma la scuola è anche incontro, relazione, emozione, valori. Per questo è necessario che la società adulta se ne prenda cura con capacità e passione educativa. Dialogo a "Torrazzo con vista" con i prof. Gianluca Galimberti, Antonella Arioli e Andrea Bergonzi

«Per cambiare la scuola è necessario cambiare l’intera società, non solo il sistema istruzione». Così si esprime il professor Gianluca Galimberti, docente di matematica e fisica ed ex sindaco di Cremona, durante la nuova puntata di Torrazzo con vista. Il nuovo video-podcast di TeleRadio Cremona Cittanova, prodotto in collaborazione con l’Ufficio comunicazioni della Diocesi di Cremona, dedica la terza puntata (dalle 12.30 di oggi disponibile sulle principali piattaforme podcast) al tema della scuola.

«Mi è mancata in questi anni – prosegue Galimberti, ripensando ai due mandati da primo cittadino – e sono felice di essere tornato a fare l’insegnante. Devo dire che l’emozione più grande è stata quella che ho provato entrando in classe e vedendo le ragazze e i ragazzi seduti ai loro banchi: ho avuto la percezione che fossero davvero a scuola per costruire il loro futuro».

L’idea di una certa progettualità emerge spesso quando si discute di educazione. Antonella Arioli, docente di Pedagogia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, sottolinea l’importanza di «condividere il cammino con gli studenti. C’è una grande attenzione al contenuto, ed è giusto che sia così. Non deve mancare, però, in fase progettuale, una riflessione su ciò che intercetta gli interessi di chi si sta formando. In questo senso, siamo forse ancora carenti, perché è assente anche vera considerazione del mondo valoriale».

E proprio sulla questione dei valori si esprime Andrea Bergonzi, docente nella scuola secondaria di primo grado e membro della Commissione scuola della Diocesi. «Credo sia necessario concentrarsi sulla persona – racconta l’insegnante cremonese – perché è da lì che passa tutto ciò che vogliamo tentare di comunicare. La mediazione personale è fondamentale, dunque lo sono le relazioni. Noi, ogni giorno, vediamo volti, storie, famiglie che non possiamo considerare solo come studenti. Al contrario, dobbiamo cercare di comprenderli nella loro totalità. Allo stesso modo, dai docenti non passino solo contenuti, ma una testimonianza. A volte, anche di fede…».

Le sfide, d’altra parte, sono sempre consistenti ed estremamente concrete. La dispersione scolastica è una di queste. «Ecco perché – secondo Galimberti – serve un ripensamento dell’intera cultura sociale. È necessario eliminare la concezione che la formazione liceale sia di serie A, mentre quella professionale di serie B. Occorre restituire valore al lavoro dell’insegnante. Ciascuno di noi docenti ha certamente il dovere di interrogarsi: noi per primi dobbiamo chiederci come entriamo in classe e come ci relazioniamo con i ragazzi. Inoltre, torno sull’aspetto valoriale, va probabilmente ripensata l’intera scala valoriale sociale, perché probabilmente ci sono dei modelli non sempre adeguati».

Gli interrogativi restano, dunque, tanti. Uno di essi, in particolare, è posto all’attenzione dalla professoressa Arioli. «La domanda che ci dobbiamo porre riguarda il senso. Il resto viene di conseguenza. Se, alla radice, manca quello, rischiamo di non educare, bensì di limitarci ad istruire. E non è questo lo scopo della nostra scuola».

A un mese dalla ripresa, quindi, insieme a professionisti del mondo dell’educazione, Torrazzo con vista focalizza la propria attenzione sul tema della scuola, con la consapevolezza che non si tratta mai di un discorso chiuso, bensì di un capitolo che, costantemente, chiede di essere trattato con intelligenza e lungimiranza.

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Torrazzo con vista, la nuova produzione di TeleRadio Cremona Cittanova e dell’Ufficio Comunicazioni sociali della Diocesi di Cremona. Trasmesso su YouTube, Spotify, Apple Podcast