scuola

N.13 Settembre 2020

LIBRO

L’educazione è un moto di libertà

Un saggio di Julian Carròn riflette sul senso di un'educazione che si fa esperienza

C’è un “contagio” che non evoca dolore e paura. Che è da augurarsi, non da maledire. Non veicola virus, ma il gusto e il significato del vivere. Educare è una faccenda di osmosi, di contaminazione di modi di esistere, non di nozioni.
Juliàn Carròn lo dice già nel titolo di questo agile volume di cui è autore: “Educazione, comunicazione di sé”. Gli fa eco Pier Paolo Pasolini, citato nelle prime delle novantuno pagine in cui si racchiudono tre interventi del sacerdote spagnolo su questo tema: «Se qualcuno ti avesse educato, non potrebbe averlo fatto che col suo essere, non col suo parlare».

Questo “essere”, questo “sé”, tuttavia, o è capace di destare fascino, e quindi attrattiva, o non sarà in grado di educare.

Educa, insomma,
non chi ha una proposta da comunicare,
ma chi la vive

Ecco perché, già dalle prime righe, Carròn chiarisce che «il problema dell’educazione non è innanzitutto dei ragazzi, ma degli adulti». Esistono uomini e donne che «non fanno propaganda» ma «mettono in moto la libertà» dell’altro?

Esistono “presenze” cariche di un tale entusiasmo, speranza e certezza da contagiare chi le incontra? Nelle 91 pagine del libro, l’autore cita esempi illuminanti. E pone una domanda aperta a tutti: «Chi non desidererebbe imbattersi in persone così?».

Educa, insomma, non chi ha una proposta da comunicare, ma chi la vive. E nel viverla, attraversa la realtà, persino gli accadimenti più drammatici, con «un’ultima indomabile speranza».

Scrive l’autore: «Se Cristo avesse dovuto spiegare il Cristianesimo, sarebbe stato inutile. Lui non ha perso tempo, e ha invitato le persone a vivere un’esperienza. Si è seduto a tavola con i pubblicani, che hanno incominciato a fare un’esperienza umana diversa stando con Lui. È così che essi hanno cominciato a cambiare il loro modo di percepire, di pensare la realtà».

L’adulto, dunque, è sfidato in primis nel rintracciare qualcosa o qualcuno che lo generi, che lo costruisca in termini di umanità, di capacità di lettura degli avvenimenti, di significato dell’esistenza. Genera solo chi è generato. 

Un libro che ribalta il criterio con cui guardare l’altro. Consigliato a chiunque.

Educazione. Comunicazione di sé

Julian Carron, “Educazione. Comunicazione di sé” (ed. San Paolo – 2020)

Un contributo alla giornata mondiale per l’educazione del 14 maggio 2020 voluta da papa Francesco e rimandata causa Covid, con un primo nuovo appuntamento il prossimo 15 ottobre che avrà come tema “Ricostruire il patto educativo globale”