ridere
N.44 Novembre 2023
Ridere (anche senza motivo): ecco la chimica della felicità
Elena Biazzi insegna yoga della risata: «Se sorridi, tutto cambia»
Inspira a fondo, trattieni l’aria, ridi. Anche senza motivo. Il buonumore si può allenare, proprio come i muscoli. Lo conferma Elena, insegnante di yoga della risata. È approdata a questa disciplina per caso, «anche se il caso non esiste». Lo sottolinea con un sorriso, ripercorrendo le ombre di un periodo cupo della sua vita, in cui cercava respiro attraverso la meditazione. Proprio durante un ritiro sperimenta questa buffa variante. «Per chi è nuovo l’impatto non è semplice – afferma – trovarsi in una sala piena di gente che ride senza ragione… Sembra di entrare in una gabbia di matti! Poi qualcosa si è sbloccato e ho iniziato a farlo anch’io».
Alla base di questa “magia”, c’è un fatto scientifico: il nostro cervello non distingue una risata vera da una indotta. Per scatenarla basta un po’ di tecnica e di buona volontà, ma molto fa l’energia del gruppo: ballare, cantare, giocare, ogni azione spontanea può aiutare a rompere la rigidità e gli schemi mentali in cui siamo abituati a muoverci, fino a sciogliere i muscoli in una risata contagiosa.
Nel 2016 Elena ha fondato a Cremona il Club della Risata, che oggi è seguito da una settantina di persone avvicinate nel tempo, alcune delle quali si ritrovano ancora, una volta alla settimana.
«Molti arrivano qui dicendo che da tanto tempo non riescono a ridere. Ognuno porta con sé le proprie vicissitudini: ridendo non scompaiono, ma s’impara ad affrontarli, a vivere il presente, a lasciarsi andare». «Si crea una vibrazione che ti fa entrare in sintonia con le altre persone presenti».
I benefici sono percepibili fin dalle prime “sessioni”, che diventano una ginnastica per l’anima. Basta ridere almeno dieci minuti in maniera continuativa per rilasciare una DOSE, acronimo di dopamina, ossitocina, serotonina, neurotrasmettitori in grado d’innescare la cosiddetta “chimica della felicità”. Non solo: ridere è un potente esercizio di respirazione, che aiuta a ripulire i polmoni dalle tossine, e la contrazione muscolare stimola la circolazione cardiaca e migliora il tono muscolare del viso e l’elasticità della pelle (sì, rughe comprese).
Così, anche per Elena, sorridere è diventato un gesto spontaneo, con riflessi sulla vita di tutti i giorni. Dal suo volto a quello delle persone che incontra: «Il modo in ci ti poni ha un riflesso immediato sulle relazioni. Se sorridi, tutto cambia. Quando lo faccio ho l’impressione di lasciare qualcosa di bello, anche se è solo per un attimo, il tempo di un incrocio di sguardi».
Come ricorda, «essere leggeri non significa essere superficiali, ma vivere con una qualità differente. Prendendo coscienza che ciò che ci accade non è sotto il nostro controllo. Per questo è importante rimanere aperti e accogliere ciò che arriva come un’esperienza, un insegnamento». Anche ciò che è negativo, perché non esistono emozioni negative, ma ogni fase – tristezza, depressione. Rabbia – va accolta e riconosciuta. Possiamo sbloccarle, imparare a riderci dentro, per accoglierle in noi».