partenze
N.37 Gennaio 2023
Sulla via di Tangerine la musica prende il largo
Riccardo Pietri, musicista e imprenditore digitale, racconta l'idea della startup nata nelle aule dell'Università Cattolica con l'obiettivo di dare voce a compositori di tutto il mondo
Dita che si intrecciano.
Occhi che cercano i miei in attesa di un cenno.
«Partiamo?».
Si presenta così Riccardo Pietri, ventiseienne milanese, che nel gennaio 2022 ha fondato la startup Tangerine. Da musicista quale è non attende che il “la” per condividere la sua storia.
E le sue emozioni.
«Ad un primo sguardo, Tangerine è una semplice piattaforma che mette in comunicazione gli artisti con i reacher, ovvero persone che potrebbero dare visibilità alla loro musica, come influencer e curatori di playlist». Sintetizza così la sua idea, ma c’è molto di più. «È la concretizzazione di un desiderio comune a molti giovani: partire».
“Tangerine è stato creato come un luogo sicuro e affidabile dove gli artisti possono incontrare influencer digitali con un impatto reale, per aumentare le loro opportunità di essere ascoltati da un pubblico più ampio”
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E infatti, Tangerine rispecchia la storia di Riccardo: giovane pianista autodidatta, social media manager, laureato in economia all’Università Cattolica del Sacro Cuore e imprenditore.
«Mi piace pensare che nel progetto ci sia tutto di me — sorride — perché io ci ho creduto davvero. Insieme ad altri due amici, Michele Sacerdote e Thaly Blanga, abbiamo poi provato a mettere in campo la nostra esperienza lavorativa, i nostri studi e le nostre aspirazioni per il futuro».
Il risultato è una proposta nuova.
Innovativa, mi correggerebbe Riccardo.
«L’innovazione porta con sé l’idea di novità, ma anche di dinamismo. Per questo mi piace questo termine. Siamo partiti con un progetto, ma siamo pronti ai cambiamenti necessari per stare al passo con i tempi».
La capacità di Riccardo Pietri e dei suoi collaboratori di leggere la realtà, li ha portati a strutturare una proposta diversa dalle altre. «Sul mercato troviamo piattaforme simili alla nostra, ma con delle differenze. Innanzitutto, siamo la prima piattaforma italiana. In secondo luogo, abbiamo provato ad introdurre alcuni cambiamenti rispetto ai nostri competitor».
Tangerine si distingue infatti dalla concorrenza per la qualità degli attori che la frequentano. Artisti, influencer e curatori di playlist sono accuratamente selezionati per mantenere standard elevati. Inoltre ai giovani musicisti è data la possibilità di mettersi in mostra in una sorta di arena virtuale, in cui i loro brani possano essere ascoltati ed apprezzati. E i numeri sembrano dare ragione alle scelte innovative del team di Pietri: più di cinquemila artisti e cento reacher iscritti alla piattaforma in un anno.
«Il risultato chiaramente ci soddisfa e dice della bontà del nostro lavoro. Ma non ci vogliamo fermare qui».
Mentre parla del futuro di Tangerine le dita di Riccardo tornano ad intrecciarsi, come quelle di un artista che freme per poter condividere la sua passione.
«Sono convinto che nella vita non si parta una volta sola». E basta guardare al suo passato per capire che crede davvero in ciò che dice. Dopo aver iniziato a suonare seguendo la passione del nonno, che componeva operette, il passaggio alla gestione di profili social per numerosi artisti, tra cui Roberto Cacciapaglia. Poi gli studi, l’università e l’idea di fondare una startup.
«Dove mi vedo tra dieci anni? Onestamente non saprei», e il suo sguardo si perde lontano. «Certamente gli occhi che vorrei continuare ad avere sono quelli che mi hanno portato qui: aperti, attenti per di vedere ciò che gli altri non vedono».
Gli occhi di Riccardo Pietri, però, non sono solo sognanti, ma tenaci. Raccontano la storia di chi non ha mollato davanti alle difficoltà, ma ha saputo osare, perché credeva nel suo progetto.
Sono gli occhi di chi vuole guardare in faccia la vita per rivolgerle una domanda provocatoria.
«Partiamo?».