pace

N.45 Dicembre 2023

rubrica

La resa di Livia alla sua pace

Livia è una di quelle ragazze che al solo sguardo si possono definire perfette: brava nello sport e a scuola, con tanti amici e, soprattutto, con una voglia matta di futuro. Ma la vita ci mette sempre davanti a ostacoli che ci sembrano troppo grandi da superare. E allora ingaggiamo una vera e propria guerra. Così ha fatto anche Livia. Il suo nemico? La retinite pigmentosa. O forse quello contro cui combatte la giovane guerriera non è altro che se stessa. E deporre le armi, accettare la pace, significa semplicemente sapersi amare per come si è.

Le mie forze erano concentrate sul cercare di trattenere tutto quello che stavo perdendo. Mi sentivo terribilmente lontana dalle persone della mia età, che accumulavano esperienze, facevano cose per la prima volta, avevano tempo per costruire. La mia vita, invece, mi pareva avesse avuto un’impietosa accelerazione verso la perdita.

Abbiamo provato a immaginare che cosa scriverebbe Livia, pensando alla parola Pace

La prima volta che mi successe avevo su per giù undici anni. Ero a una gara di corsa. Stavo vincendo, sono stata davanti a tutti ad ogni giro, il traguardo era lì davanti a me. Così girai gli occhi a sinistra per vedere Laura che stava arrivando seconda e cogliere la sua espressione. Non feci in tempo: persi l’equilibrio e caddi in avanti.

Abbiamo dato la colpa all’asfalto, ma io lo sapevo che la pista non c’entrava nulla. Per un momento tutto era diventato nero.

Da quella volta gli episodi furono sempre più frequenti, le lenti dei miei occhiali divennero sempre più spesse.

Non servì a niente nemmeno mettere le lenti a contatto e fingere che tutto andasse bene: quando meno me lo aspettavo, senza nessun preavviso, tutto intorno a me spariva.

Retinite pigmentosa: questo il nome della mia sentenza.

Questa la battaglia che mi proponevo di vincere, senza capire che ne sarei uscita perdente a prescindere dai miei sforzi.

Nessuno lo sapeva, ad eccezione dei miei genitori. Non volevo che si sapesse, non volevo essere trattata come quella che non ci vede, quella da accudire, tutelare. Io che col passare dei giorni perdevo la capacità di osservare, temevo lo sguardo degli altri.

Combattevo una guerra contro i miei, che cercavano in tutti i modi di aiutarmi, contro Emilio, il mio tutor del centro in cui iniziai ad andare per imparare a muovermi nel mondo quando sarebbe successo, quando il buio sarebbe stato più forte della luce.

Di Tiresia, l’indovino cieco più famoso tra i greci, me ne parlò proprio Emilio. Era, la regina degli dei, gli aveva sottratto la vista come punizione per aver rivelato un segreto e Zeus, impietosito, aveva deciso che come ricompensa avrebbe saputo prevedere il futuro. Ma le premunizioni dell’indovino avevano sempre esiti devastanti: la verità è dura e a volte insostenibile.

Altre guerre, altro dolore. Altre sconfitte.

Combattevo, ma forse dalla parte sbagliata della barricata.

Volevo la pace, ma la cercavo nei luoghi sbagliati.

A scuola ho studiato che una guerra finisce quando una delle due parti si arrende, getta la spugna, capisce che è inutile continuare a lottare. Ma anche che chi vince detta le condizioni di pace, che spesso di pacifico hanno ben poco.

Il fatto è che dall’altra parte della barricata non c’è nessuno, solo la mia paura, solo la mia fatica ad accettare ciò che succederà, ciò che sono.

Una persona che ho imparato a non combattere un giorno mi ha detto che posso fare tutto quello che voglio.

Io voglio arrendermi a me stessa, voglio la pace.

Non credevo fosse così luminosa.

in collaborazione con @poitelopresto


Livia cattura il vento: a correre è la piú veloce, almeno fino al giorno in cui cade. Ha una famiglia allegra, una migliore amica, due occhi bellissimi, e tutti – proprio tutti – i desideri della sua età. Ma nel suo sguardo esiste un angolo cieco, un buio che la sera può diventare impenetrabile: piccole come spilli, le cose spariscono all’improvviso. Allora non le rimane che giocare d’anticipo…. (einaudi.it)

SCHEDA

Autore: Greta Olivo
Editore: Einaudi
Collana: Supercoralli
Anno: 2023