colori

N.19 Marzo 2021

INTRODUZIONE

Le tonalità della vita

Antonio Dalla Valle, Senza titolo, 2005, assemblaggio, carta scritta a biro, pennarelli cm 30x30x30 (courtesy Atelier La Manica Lunga)

Sono infiniti. Come i moti dell’anima. Ai colori si associano le emozioni, anche quando le parole non bastano ad esprimerle o addirittura a riconoscerle. Un viaggio tra i colori è un viaggio dentro noi stessi, ma è anche una girandola di sensi. Quelli che ci mandano a sbattere contro la realtà. Quelli che ci legano l’uno all’altro, ma che lasciano sempre qualcosa in sospeso. Quel soffio che sa turbare, che ci fa dubitare, ci coglie alla sprovvista e apre spiragli alla meraviglia.
Non è un caso che questa edizione – quasi senza volerlo – finisce con il traboccare d’arte. Che poi vera arte è quella che sfiora la vita e le fa prendere una rotta imprevista, cogliendone le sfumature.
Giallo+blu=verde. Che può essere brillante o cupo, come l’erba o come il cappotto del nonno a seconda della luce che lo coglie, dall’angolo dello sguardo che vi si posa, del dito che ce lo indica.
E così il colore – scopriamo insieme – può essere un bisogno d’espressione, un capolavoro da un mondo sconosciuto; può essere cura degli altri e per se stessi, può essere un metodo scientifico per osservare e salvare. Può anche mancare il colore: nelle fotografie di un campione del calcio che fu, nell’arte sopraffina di chi salva le emozioni senza pennelli ma con una punta che affonda dolce nel legno, nella resa e nel contrasto senza mediazioni.
È cibo, arte bianca, un film che non dimenticheremo, un gioco creativo, un disegno sulla pelle…
Bagliore fulmineo e irripetibile, oppure per sempre. È il disegno della vita, la scia che seguiamo, la traccia che lasciamo.