ridere

N.44 Novembre 2023

nuova edizione

Ridere: pochi muscoli, mille emozioni, un unico modo per starci di fronte

All’inizio non ci avevamo pensato. Ridere è forse l’edizione di Riflessi con più sfumature. Anzi: il filo del discorso segue una rotta fatta di linee spezzate che uniscono punti remoti sulla mappa delle emozioni .

Quando le labbra si aprono a disegnare la curva di una risata è come una porta che si apre sul mondo aggrovigliato della nostra umanità. Impieghiamo pochi muscoli per sorridere, ma sono infiniti i significati di una risata. Può essere esplosione di allegria o segnale di vuota stupidità, una perdita di tempo o un fascio di luce che salva davvero la vita. Una maschera per nascondersi o una per tirar fuori il meglio. Perché solo chi ha pianto conosce la verità di una risata.

C’è chi ride troppo, chi non ride mai, chi vorrebbe ridere e chi non ne ha più voglia. Perché la risata a volte può diventare l’arma dell’indifferenza, coprire la verità di un mondo che sembra soffocare ogni giorno i sorrisi di cui è fatta la vita con il ghigno del dolore. Bugie.

Oppure, con tutta la sincerità di cui siamo ancora capaci – come quando eravamo bambini o come ogni volta che siamo indifesi – l’unico modo per stare sul serio di fronte. Gli uni agli altri. O davanti allo specchio.