segni
N.51 Giugno/Luglio 2024
“Elevation”, Stephen King cambia registro per cogliere il segno della gentilezza
In “Elevation” Stephen King non scrive di psicopatici o di serial killer, ma della vita di Scott Carey, che capisce di avere davanti a sé poco tempo e decide di sfruttarlo al massimo: sta perdendo progressivamente peso, senza però che il suo aspetto cambi, come se la gravità stia smettendo di esercitare forza sul suo corpo. In Elevation c’è l’amicizia più profonda, l’assurdità dei pregiudizi, la gentilezza nei confronti di chi ha un problema che non può risolvere, la tenerezza degli addii fatti col cuore.
Scott, quello che hai fatto il giorno della corsa ci ha consentito di restare a Castle Rock […]. Senza di te tutto questo non sarebbe accaduto; senza di te una parte importante della persona che amo sarebbe rimasta chiusa per sempre al mondo che la circonda. […] L’hai liberata dal risentimento che provava e ora può andare avanti a testa alta. È sempre stata spinosa come un fico d’India, e non mi aspetto certo che cambi, ma ora è più aperta al mondo. Vede più cose, sente più cose, può diventare molte più cose. Sei stato tu a rendere possibile tutto questo. Sei stato tu a sollevarla, quando è caduta.
Abbiamo provato a immaginare che cosa Deirdre, uno dei personaggi del romanzo, avrebbe detto pensando alla parola Segni:
La prima volta che Scott Carey ha suonato alla porta di casa è stato mesi fa, per mostrarmi la foto del mio cane nel suo giardino. Pensavo fosse un vicino sgradevole, venuto solo per dimostrarci che lui aveva ragione e noi torto. Dal giorno successivo andammo a correre al parco, pensando di risolvere così il problema. Ero in ritardo, dovevo raggiungere Missy al nostro ristorante. Lei è un’ottima chef, la migliore a mio avviso, ma la gente di questo quartiere non vede il bel locale e l’occasione di provare cibi insoliti e gustosi, vede solo le due proprietarie e le loro scelte di vita personale. Finirà che chiuderemo entro la fine dell’anno e ci trasferiremo. Ancora. Io ci sono abituata, non me ne curo più di tanto.
Dopo qualche giorno Scott venne a cenare al locale con un amico, un medico in pensione. Parlavano fitti fitti e mangiavano tutto con gusto, ma io non volevo vederlo lì: avrei preferito la sala vuota piuttosto che averlo seduto al tavolo a fare i complimenti per la cucina. La sua vista mi faceva innervosire: un ruffiano che cerca in tutti i modi di… Di fare cosa, poi? Amicizia? Il finto gentile? Proprio non riuscivo a capirlo.
Poi è arrivato il giorno della Corsa del Tacchino. Quanto è importante quella gara per i cittadini di Castle Rock! Ho capito che è l’evento più atteso dell’anno, perché permette di raccogliere fondi per mantenere i bei parchi pubblici della città. Per quest’anno, visto il mio passato di atleta professionista, avevo anche accettato di partecipare alla campagna pubblicitaria, comparendo sul volantino in cambio di un po’ di pubblicità per il ristorante. Come se fosse servito ad attirare più clienti.
Ammetto che mi svegliavo ogni giorno con una rabbia che pulsava distruttiva nel petto, un rancore che mi divorava da dentro. Mi sembrava che la vita mi stesse togliendo tutto, che la gente fosse solo capace di crudeltà. Stavo per gettare la spugna e rinunciare a sogni, desideri e progetti, prima del giorno della Corsa del Tacchino.
Quello che è successo vicino al traguardo è stato incredibile. Beh, no, niente di straordinario e fuori dal comune. Non sono piovute le strepitose polpette vegetariane di Missy. È successa una cosa tanto semplice quando sconvolgente. Quel tipo di cose che lascia il segno.
È stato Scott, il mio amico Scott,
a lasciare un segno nelle nostre vite:
nella mia, in quella di Missy,
ma anche in quella del dottor Bob
e della moglie Myra.
Dal lunedì successivo abbiamo iniziato
a trovarci tutte le settimane da Scott
per una cena in compagnia.
Che grande cosa sono le amicizie,
che potere immenso hanno.
E da lì, la mia vita è stata stravolta completamente. È stato Scott, il mio amico Scott, a lasciare un segno nelle nostre vite: nella mia, in quella di Missy, ma anche in quella del dottor Bob e della moglie Myra. Dal lunedì successivo abbiamo iniziato a trovarci tutte le settimane da Scott per una cena in compagnia. Che grande cosa sono le amicizie, che potere immenso hanno.
L’altro giorno sono passata da lui a vedere se gli servisse qualcosa per il nostro consueto appuntamento e mi ha offerto un caffè, così mi sono fermata un po’ da lui. Mentre era indaffarato in cucina mi sono ritrovata a osservarlo: non so a quanto sia arrivato il suo peso ora – non vuole che tocchiamo più l’argomento – ma nulla nel suo aspetto tradisce la sua infausta situazione: da settimane ogni mattina si pesa e scopre di avere mezzo chilo in meno, anche se prende in mano oggetti pesanti o si riempie le tasche di sassi: a contatto con lui il peso si annulla.
Cosa accadrà quando la bilancia arriverà a zero?
Non lo sappiamo, Scott si è categoricamente rifiutato di fare analisi e di vedere dottori, a parte il caro e vecchio Bob. E come dargli torto? Nemmeno io vorrei trasformarmi in un topo da laboratorio con il corpo pieno di elettrodi attaccati a cavi che mi misurano chissà cosa. Quello che so è come Scott ha deciso di passare il tempo che gli resta: cercando di rimettere le cose a posto, qui a Castle Rock. E poi lo vedo sereno, a volte perfino felice ed euforico! Come dicevo, non so cosa succederà quando la forza di gravità si sarà definitivamente dissolta nel suo corpo, ma so che lui ha e avrà sempre un certo… peso (sono sicura che l’ironia di questa metafora lo divertirebbe parecchio) nella mia vita e in quella di chi gli sta accanto.
– in collaborazione con @poitelopresto
SCHEDA
Scott Carey sta percorrendo senza fretta il tratto di strada che lo separa dal suo appuntamento. Si è lasciato alle spalle la casa di Castle Rock, troppo grande e solitaria da quando la moglie se n’è andata, se non fosse per Bill, il gattone pigro che gli tiene compagnia. Non ha fretta, Scott, perché quello che deve raccontare al dottor Bob, amico di una vita, è davvero molto strano e ha paura che il vecchio medico lo prenda per matto. Infatti Scott sta perdendo peso, lo dice la bilancia, ma il suo aspetto non è cambiato di una virgola. Come se la forza di gravità stesse progressivamente dissolvendosi nel suo corpo. Eppure, nonostante la preoccupazione, Scott si sente felice, come non era da molto tempo, tanto euforico da provare a rimettere le cose a posto, a Castle Rock… (sperling.it)
Autore: Stephen King
Traduttore: Luca Briasco
Autore: Stephen King
Illustratore: Mark Edward Geyer
Editore: Sperling & Kupfer
Collana: Pandora
Anno: 2019