musei
N.25 Novembre 2021
Per preservare, capire, non dimenticare…
La sua storia dice spazio dedicato alle Muse.
Nella sua fibra scorre sangue sacro.
Altari urbani a ciò che va salvato,
quel che ci definisce nel mondo,
la parte più bella della nostra umanità.
Andare al museo come andare a una festa.
Spalanchiamo gli occhi
davanti allo spettacolo
che ci stordisce, incanta o lascia perplessi.
Meraviglie che in silenzio si esibiscono.
Paghiamo un biglietto modesto
per avere il privilegio
di viaggiare nel tempo;
labirinti di sale e pareti
che sono capsule di genialità
condensata tra i secoli.
Chi appartiene all’insieme museo?
Quadri, oggetti, fotografie, pellicole, lettere, installazioni
si incontrano là
dove testimonianza e innovazione
tracciano le loro linee.
Il museo è cosa viva, affare serio.
Ci parla e si racconta,
prendendo significati nuovi e mai scritti
a seconda dell’occhio che guarda.
Un interprete che usa gli sconosciuti
per farci scoprire
un pezzo nuovo di noi.
I suoi ospiti svelano racconti inediti
se l’orecchio si è calibrato
sulle frequenze dell’altro da sé.
Casa della memoria,
corredo di memorabilia
con cui il presente
si affaccia al futuro
sorretto dal passato.
Per preservare la bellezza
raccolta nel tempo,
capire meglio dove siamo,
non dimenticare
dove possiamo arrivare.