radici

N.29 Marzo 2022

RUBRICA

Radici per rimanere saldi, non immobili

Generazione, motivo,

causa, origine primaria.

Partenza e traguardo

di ogni trasformazione.

Necessità per le nuove linee,

riferimento obbligato

anche quando scomodo.

Per ricordare

da dove si viene,

e dove si va.

Lavorare sotto traccia

per incantare in mondo visione.

Crescere con calma,

rispettando i tempi che servono

per avere solidità.

Imparare dalla natura

– che non conosce

accelerazioni imposte,

e non ha nessuno da impressionare. Avanzare nel buio,

perseverare

centimetro dopo centimetro,

andare incontro

alla rottura della gemma

per far fiorire nella luce.

L’importanza delle radici

perché conoscersi nel profondo

è l’unica, autentica strada

per realizzare il seme

da cui veniamo.

Credere nelle radici

come atto di fiducia.

Accogliere il passato

per potersi proiettare nel futuro.

La consapevolezza

che senza l’esplorazione

delle fibre che ci costituiscono

e da cui siamo generati

non sapremo mai

davvero

chi siamo.

Accettare la complessità

per trovare la vera essenza,

compiersi.

Servono radici salde

per potersi spostare,

che nemmeno gli alberi

sono fermi.

Tronchi e foglie

seguono l’evoluzione,

il richiamo alla vita migliore,

all’esistenza più giusta

per esprimere la loro indole.

Migrano con il vento,

si spostano in gruppo o solitarie,

con l’aiuto di ali prestate

o botanici un po’ matti.

Imparare dalla piante.

Adattarsi dove non avremmo creduto,

riuscire a trasformarsi

partendo dall’imprescindibile supporto

di ciò che sta sotto

e non si vede,

di ciò che è venuto prima

e ci ha permesso di prosperare.

Spostarsi

quando arroccarsi

vorrebbe dire tradirsi.

Aprirsi alla vita

tenendo stretto

ciò che ci è stato tramandato. Contaminarci

per rimanere autentici

più che puri.

Radici

per rimanere saldi,

non immobili.