ridere

N.44 Novembre 2023

rubrica

Ridere, ginnastica per l’anima

Per ridere servono dodici muscoli. Non molti, se consideriamo che per fare il broncio ne muoviamo più di
settanta. Lo si può fare sempre, anche senza un buon motivo. Così insegna Elena, insegnante di Yoga della risata, che dal 2016 ha avviato a Cremona il primo Club dove s’impara a sbloccare rigidità ed emozioni per sprigionare la “chimica della felicità”. Essere in gruppo aiuta: specchiarsi negli occhi degli altri può rendere il buonumore contagioso, anche nelle giornate più buie.
Insomma, ridere è una ginnastica per l’anima, che parte dagli occhi e arriva al cuore. O “Dal naso al cuore”, come l’associazione cremonese che con la clownterapia porta sollievo e leggerezza nei luoghi di cura. Tra loro c’è Silvio – in arte Bruco Blu – volontario dal naso rosso e dal cuore grande, che con altri cinquanta colleghi fa tappa in ospedale case di risposo. Lì accade una magia: per qualche istante, le persone ricoverate dimenticano la malattia e tornano a cantare, ballare a giocare insieme.
Sembra un ossimoro, ma far ridere è una cosa estremamente seria: come spiega Beppe Arena, regista e
attore di grande esperienza, per emozionare il pubblico servono impegno, ascolto, e la capacità di Leggere negli altri i vizi e le virtù che ci rendono umani. Bisogna catturarli, metterli a nudo per sorriderne, tra palco e platea. Un po’ come accadeva nell’antica Roma, dove la commedia esprimeva la libertà di essere sé stessi e di prendersi un po’ in giro. Riderne insieme significa riscoprirsi simili, forse più vicini.