spazio

N.41 Maggio/Giugno 2023

RUBRICA

Tutto ciò che può contenere o contenerci

Immagini video: Trc. Montaggio video e fotoritratti di Giulia Barbieri

Quando si pensa lo spazio, s’immagina qualcosa di vuoto. Una stanza, un cielo stellato, il baule di un’automobile, tutto ciò che può contenere o contenerci. È un modo per dare confini al nostro mondo, organizzarlo, capire da che parte si sta. Lo spazio si può conquistare o lasciare, si può ritagliare per dedicarlo a ciò che più ci piace. A volte coincide con il tempo ed è misura di ciò che ci appartiene. Un desiderio, un mestiere, un modo di concepire la vita e darle un senso, una dimensione.

Paolo Gualandris, direttore del quotidiano La Provincia di Cremona

Paolo Gualandris, giornalista e direttore del quotidiano La Provincia di Cremona, racconta il mestiere di racchiudere in quaranta pagine i fatti di un’intera giornata. Per lui «lo spazio è la qualità della scelta», giocata sulla base di esperienze, sensibilità e valori. La pagina bianca è un margine interiore, un’opportunità di riflessione che porta la firma di chi la concepisce. È il terreno su cui si gioca la decisione di cosa pubblicare o tralasciare. la superficie in cui cercare profondità, la dimensione che rende la cronaca tridimensionale, vicina alle persone. Alla penna resta il piacere di approfondire, di andare oltre, nel rispetto delle persone e delle regole d’oro della professione. Senza perdere il contatto con tutto ciò che è umano e fa la differenza.

Valeria Malossi e… Edoardo

Valeria sarà mamma tra poche settimane. Lo racconta mentre accarezza il pancione: «Lui è Edoardo» – svela con un sorriso, parlando di quel desiderio divenuto vita che poco alla volta prende spazio in lei. È un cambiamento lieve come il tempo, che modifica la forma del corpo, arrotonda i vestiti e accompagna l’attesa verso il momento in cui nulla sarà più come prima. Dal canto suo, Edoardo inizia a farsi sentire: «Ogni tanto sento qualche calcetto, è il suo modo di farsi spazio», afferma Valeria, che a casa ha già preparato la stanza che lo accoglierà. «Ora faccio shopping per lui», svela, pensando ad un futuro ormai vicino in cui starà a lui conquistare il proprio posto nel mondo.

Davide Nolli, architetto

Il concetto di spazio ci accompagna in ogni luogo che attraversiamo. Basta guardarsi attorno per intuire lo sguardo di chi ha disegnato gli ambienti in cui siamo soliti trascorrere le giornate. «Le relazioni sono ciò che dà forma al nostro mondo», afferma Davide Nolli, architetto. «Nella fase iniziale di un progetto, il mio lavoro è simile a quello di un regista: costruire i luoghi del vivere significa immedesimarsi in chi li abiterà, capire come si muove, di cosa ha bisogno». Perché «la percezione dello spazio esteriore si modifica in funzione di quello interiore». Disegnarlo per altri significa lasciare la propria impronta, rendere solida l’idea che accoglierà le vite degli altri.

Stuart Till, insegnante di inglese e allenatore Rugby Lions Cremona

Stuart Till è allenatore del Rugby Lions Cremona. Tra le mani ha un pallone ovale, che rappresenta il modo in cui ha imparato ad affrontare la vita. Nel rugby lo spazio è tutto: a volte si guadagna, altre si schiaccia tra i corpi degli avversari, dove il contatto non è altro che un modo per farsi strada verso la linea a fondo campo. Non c’è vittoria senza rispetto, non c’è partita senza terzo tempo: «Che si vinca o si perda – spiega Stuart – quello è lo spazio per dimenticare ciò che è avvenuto in campo e stare insieme». Un po’ come quando hanno accolto una squadra di detenuti di Ca’ del Ferro nel campo da rugby di via Milano. Un fazzoletto di terra per giocare, come uomini liberi.