fede
N.48 marzo 2024
Le nostre quotidiane scelte di fede
Ogni giorno compiamo piccoli atti di fede. Prendere un treno, aspettare un amico, scegliere una nuova strada senza sapere dove ci porterà. È difficile dire cosa ci spinge a buttare il cuore oltre l’ostacolo, soprattutto quando si tratta di scelte che possono cambiarci la vita o dare forma alle nostre giornate.
Per suor Valentina, la fede è quel “filo rosso” che dà senso a ciò che siamo, insegnandoci ad accettare anche la parte più irrazionale. Nell’Istituto delle Suore Adoratrici ha trovato una risposta alla propria inquietudine, scegliendo per sé un futuro diverso, frutto di un disegno fatto per lei. Fino a trovare un modo nuovo per sentirsi completi, per «generare vita».
Per Riccardo, educatore cinofilo, avere fede significa af-fidarsi, come accade tra l’uomo e il cane. «Non c’è amicizia senza rispetto», questa la prima regola, che accomuna persone e animali. Imparare a conoscersi, sospendere il giudizio e le paure sono i primi passi per costruire (o aggiustare) una relazione, fino ad imparare di nuovo a tendere la mano.
Per Alessio, la fede è grigiorossa. Tifoso irriducibile della Cremonese, ha seguito la squadra del cuore in tutte le regioni d’Italia, trasferta dopo trasferta. L’eco della curva lo accompagna da quando è ragazzo, un’emozione difficile da descrivere. Vittoria o sconfitta, non importa: «È la mia terra, la mia gente, i miei colori».