caos

N.47 febbraio 2024

bambini

Chiara Tambani: «A scuola e in teatro, il caos dei bimbi è pura energia»

Chiara è insegnante e attrice, conosce bene il chiasso e non teme di lasciarsi trascinare: «Bisogna giocare con la fantasia, per immergersi con loro in un mondo ben più profondo, dove regna l’emozione»

«Shh, be quiet!»

Una marionetta dall’aria buffa si porta la manina al naso e chiede silenzio. Dietro c’è il volto sorridente di Chiara Tambani, insegnante d’inglese e attrice di teatro per la compagnia cremonese Senti chi parla. Dietro ai banchi di scuola e oltre il sipario, i bambini sono il suo pubblico, da conquistare ogni giorno. «Sono energia pura – racconta – hanno voglia di fare, di conoscere, di raccontare». Il loro caos è l’espressione libera di un entusiasmo genuino, che in pochi secondi può trasformarsi nello stupore del silenzio. «Basta una bella storia per catturare la loro attenzione – prosegue la maestra – bisogna giocare con la fantasia, per immergersi con loro in un mondo ben più profondo, dove regna l’emozione». 

Lo stesso può accadere a scuola, quando il gioco diventa parte integrante delle lezioni per imparare in modo dinamico e divertente. «Joppy è il mio aiutante» aggiunge Chiara presentando la marionetta, madrelingua d’eccezione durante le lezioni. «Parla solo inglese, e spiega le regole da rispettare, che costruiamo insieme».

Al resto pensa la fantasia. Chiara si posa sul viso una mascherina a rombi colorati, e in un istante diventa un allegro Arlecchino. «È questo il teatro – aggiunge – è una magia, e i bambini la capiscono subito». Per coglierla, basta osservare la platea nei minuti che precedono uno spettacolo. «All’inizio ci troviamo di fronte a duecento spettatori urlanti – ride – ma appena si abbassano le luci ed entra in scena il primo personaggio, tra il pubblico cala un silenzio profondo, che viene da dentro. Quadro i bambini entrano in contatto con un’emozione vera, la riconoscono subito. Vogliono vivere questa storia con te, azione dopo azione. Sono pronti a crederti, ad emozionarsi, ad incoraggiarti, a ridere e a lasciarsi stupire da una favola che d’un tratto è la loro realtà».

Ricreare la stessa atmosfera nell’aula scolastica non è semplice, ma per Chiara si tratta solo di trovare la chiave giusta per catturare l’attenzione e trasformare il dovere in piacere, il chiasso in quiete. «In realtà i bambini amano le regole – afferma l’insegnante – ne hanno bisogno per dare forma al loro mondo. Il nostro compito di adulti è aiutarli a fare questo percorso, a capire che fare la cosa giusta non è sempre facile, ma è necessaria».

Anche diventare grandi è un gioco, dove vince chi sa trasformare il caos in energia positiva, senza lasciarsi sopraffare. «Come quando hai tanti pensieri in testa e fatichi a concentrarti – aggiunge Chiara, mentre ravvia i ricci neri con una mano – Nel mondo degli adulti, questo è il vero caos. Siamo costantemente bombardati da input di ogni tipo: notifiche, telefonate, richieste di attenzione… Diventa quasi impossibile concentrarsi su una sola cosa, sul qui e ora». In questo i bambini sono maestri, quando qualcosa li appassiona. «Da loro c’è sempre qualcosa da imparare», conclude l’insegnante. Come scoppiare in un grido di gioia, in un pianto, in una risata. In tutto ciò che ci offre ogni giorno il teatro della vita.