carta

N.31 Maggio 2022

RUBRICA

Il foglio come guardiano

Invenzione magnifica,

questa carta.

Una di quelle meraviglie

davanti alle quali

diventa impossibile

non chiedersi come

a qualcuno sia venuta l’idea

che ha portato alla scoperta.

Mescolare,

bollire,

strizzare,

stendere,

pressare.

Da poltiglia di stracci

cotta e incollata

a contenitore

con il quale tramandare

e inventare mondi nuovi.

Da materiale di nicchia

a supporto universale

e democratico.

Carta di accordi,

contratti e trattati.

Prova tangile

e inconfutabile

di quanto concordato a voce

– scripta manent.

Punti fermi

per l’organizzazione

di tutta la nostra società,

che sta in piedi

anche

per le regole che ci siamo dati,

per quanto scritto

e approvato.

Carta custode

di un immenso potere,

testimone di scelte,

compromessi e decisioni.

Una firma

come un impegno,

il foglio

come guardiano.

Compagna

regina delle sorpese.

Velo colorato

che avvolge i doni,

portatrice di felicità

per chi sceglie

e incarta il regalo

E per le mani che lo scartano

strappando di gioia.

Carta che raccoglie

e protegge il mazzo di fiori.

Carta di caramella,

che suona tra le tasche

quando la dimentichiamo

o ce la infilano di nascosto,

come un “ti voglio bene”

che non serve raccontare.

Ricordi di infanzia

che comparivano

dalle vestaglie di zie e nonne

come conigli dal cilindro.

Ovunque,

a qualsiasi orario.

Sempre

quando ne avevi bisogno.

Carte

che diventano madeleine,

sinestesie

di colori e sapori.

Pagine di carta

che raccontano storie,

e hanno il potere

di cambiare

vite, sguardi, visioni.

Carta che fa sudare

come Leopardi

su greco e latino,

carta che commuove e urla, c

ome le pagine

incollate sui muri

delle poesie indipendenti.

Carta che è gambe e voce

di romanzi centenari

e lettere personalissime,

come la promessa

di impegno quotidiano più bello:

quello di scriversi sempre.

Carta carissima,

che certi biglietti

valgono più

di qualsiasi universo.