aria

N.39 Marzo 2023

talenti

La magia di Lorenzo trasforma l’aria in musica

Nell’aria risuonano le note di Summertime. Ad occhi chiusi, Lorenzo si lascia trasportare dalla melodia liberata dalla tromba che tiene tra le mani. Il suono fa vibrare le pareti, al ritmo del respiro che si riversa nello strumento. 

Trasformare l’aria in musica è una magia fatta di equilibrio e leggerezza: «Questo principio mi ha sempre affascinato – racconta – ma non di solo soffio vive la tromba. Per farla suonare serve la giusta vibrazione delle labbra. Insomma, una pernacchia!» Lorenzo prova a farla, poi ride, riaccosta lo strumento alla bocca e poco a poco il rumore diventa vibrazione, poi un La maggiore. «Sembra incredibile, ma anche una pernacchia può trasformarsi in qualcosa di bello e unico». Come accade alle persone, tutte le volte in cui si sentono goffe, fuori luogo, finché non trovano il giusto modo di dare forma alla propria anima.

Strumentista e giovane compositore, è membro dei Lucky Fella, giovane formazione di musicisti radicata tra Piacenza e Cremona, animata dal desiderio di divertirsi ed emozionare.

La passione per la musica inizia dall’infanzia e lo accompagna in ogni momento della vita: «Come ricorda il grande Ezio Bosso, suonare ti insegna ad ascoltare». Notare il rumore, rispettare il silenzio. Cercare lo spazio per comporre e creare combinazioni, «che anche con tre pistoni sono infinite – puntualizza – come quelle del lucchetto della bicicletta».

Sfiora i tasti di ottone, modulando il flusso d’aria con dolcezza. L’improvvisazione si scioglie in una serie di fraseggi rapidi. «Sono piuttosto timido, ma suonare mi libera: grazie alla tromba, nel tempo ho cambiato il modo di respirare. Ho iniziato a pensare in modo più semplice, a vivere tutto con più naturalezza, in un soffio. È come se avessi trovato le parole giuste per esprimermi».

Suonare è come «prendere una boccata d’aria»: significa staccare la spina dei pensieri e lasciare spazio all’improvvisazione, con i pezzi degli autori preferiti. «È come sfilarsi dalle spalle uno zaino pesante e tornare a respirare a pieni polmoni, tornare a parlare. Perché la musica è un linguaggio, ed è universale».