musei

N.25 Novembre 2021

PROGETTI

Un museo degli alberi per una città senza pareti

Il Museo di Storia Naturale con Ventaglio Blu di Anffas e tante altre realtà cittadine stanno immaginando di fare dei giardini del Vecchio passeggio un luogo di incontro e scoperta

John Muir, accarezzandosi la folta barba, sostava spesso ad ammirare la natura che lo circondava. Lo stupore del celebre naturalista statunitense, dopo l’incontro folgorante con la maestosità della valle dello Yosemite, l’aveva portato ad affermare che «in ogni passeggiata nella natura l’uomo riceve molto di più di ciò che cerca».
Anche se non veniamo travolti dall’imponenza della Sierra Nevada, possiamo godere dei benefici effetti decantati da John Muir inoltrandoci nella campagna cremonese o camminando alla scoperta dei parchi cittadini.
Oltre che per ricreare lo spirito, dal prossimo anno, ci sarà un motivo in più per passeggiare tra i pioppi, gli olmi, i platani e le altre specie arboree di cui è ricco uno dei parchi più belli ma anche meno frequentati di Cremona: il Giardino del Vecchio Passeggio, che diverrà infatti sede di un museo all’aperto, accessibile 365 giorni all’anno.
«Puntiamo, per questa primavera, a inaugurare il Museo degli alberi» afferma Darío Garzarón Calderero, coordinatore dei progetti di accessibilità cognitiva di Ventaglio Blu Coop Sociale (collegata ad Anffas Cremona). «È un’idea nata nel periodo del lockdown quando le uniche attività consentite erano all’aria aperta. Ci siamo chiesti perché non pensare ad un museo senza pareti dove l’opera da ammirare fosse la natura stessa».
L’intuizione iniziale ha preso forma grazie alla stretta collaborazione con il Museo Civico di Storia Naturale e alla persona che, per 35 anni, l’ha diretto: Cinzia Galli. La (ormai ex) conservatrice, con la consueta affabilità, si schermisce: «L’idea è di Darìo e del suo gruppo di collaboratori, sono loro che si stanno impegnando per recuperare questi due ettari di verde nel cuore della città». Sicuramente Anffas Cremona è la realtà più attiva in questo progetto, anche per il fatto di avere la propria sede all’interno del Parco. Non sarà però meno prezioso l’apporto degli altri soggetti coinvolti nel progetto Intrecci Urbani, di cui il Museo degli alberi è una delle azioni, come l’associazione Città Rurale, Di.di.apsi, l’associazione Gli Amici di Robi ed altri enti come il CVS Lombardia Sud, il Centro Quartieri e Beni Comuni e, naturalmente, il Museo di Storia Naturale.
«Quando nel 1995 abbiamo abbandonato Palazzo dell’Arte – racconta Cinzia Galli – ci siamo trasferiti al Vecchio Passeggio. Abbiamo subito iniziato un’opera di schedatura e ricerca storica oltre ad incrementare le attività didattiche grazie alle numerose possibilità offerte dal grande spazio verde. Da subito abbiamo coinvolto le realtà già presenti come Anffas e Lae».

Ci siamo chiesti perché
non pensare ad un museo senza pareti
dove l’opera da ammirare
fosse la natura stessa

Dal 2011 il Museo è tornato a palazzo Affaitati ma ciò non ha impoverito il parco nel cui perimetro, come sottolinea la curatrice, sono presenti diverse associazioni, oltre ad una scuola media, una dell’infanzia e un nido, tutti soggetti che «devono essere protagonisti dell’opera di rivitalizzazione».
«L’esperienza maturata con l’attività divulgativa del Museo relativa al parco è stata recuperata da Darìo che l’ha sapientemente collegata alle idee nuove portate da Anffas. L’obiettivo non è solo didattico ma, soprattutto, quello di restituire lo spazio del Vecchio Passeggio a tutta la cittadinanza, abbattendo ogni barriera». conclude Cinzia Galli.
Chi accederà al parco troverà, ad ognuno dei tre ingressi, un pannello illustrativo con l’invito a seguire un percorso alla scoperta degli alberi. Per orientarsi sono previste delle schede sia in versione cartacea che scaricabili sul proprio telefonino tramite QR code.

L’autunno al giardino del Vecchio Passeggio

«Il tema della natura in ambito urbano è molto rilevante – sottolinea la nuova curatrice del Museo Anna Mosconi – è importante soprattutto che i bambini riconoscano le diverse specie perché, anche se usiamo la generica parola “alberi” per definirli, ognuno ha un nome proprio con specifiche caratteristiche».
Le persone con disabilità che frequentano le attività di Ventaglio Blu sono i grandi protagonisti dell’opera di recupero del parco: «Siamo partiti dalla lettura, tutti insieme, della pubblicazione “Viaggio nel Parco del Vecchio Passeggio” – spiega Darìo – per recuperare informazioni essenziali sulle specie arboree. Poi, con un lavoro di gruppo, le abbiamo tradotte in un linguaggio semplice e facile da comprendere».
Cinzia Galli commenta, con la consueta sensibilità: «Darìo lascia spazio ai partecipanti con disabilità, loro hanno idee molto più innovative di quelle che possiamo avere noi, il grande lavoro che stanno svolgendo è guardare a ciò che è già presente, ma con occhi nuovi».
Anna Mosconi sottolinea come sia importante «rioccupare un parco, oggi poco o male frequentato, con progetti che portino scuole e famiglie alla sua scoperta, come è stato fatto recentemente organizzando una caccia al tesoro nell’ambito del progetto “Le Magnolie raccontano”». In sinergia con Ventaglio Blu Coop Sociale, prosegue la curatrice, è stata sviluppata l’idea «di conferire ai ragazzi della cooperativa il ruolo di “piccoli custodi del parco” assegnando loro turni di sorveglianza. Un compito di responsabilità che si affianca a quello, più occasionale, di presentare il progetto nel corso di visite organizzate».
«Rispetto ai Giardini Pubblici, il giardino del Vecchio Passeggio è meno visibile perché circondato da un muro che lo protegge ma anche lo isola – aggiunge Cinzia Galli – sarebbe davvero bello riuscire a recuperare la fruibilità dello spazio del Vecchio Passeggio quando si fa una passeggiata in centro, quando si desidera leggere un libro seduti su una panchina, quando si portano i bambini a giocare all’aria aperta. Spesso è l’abitudine che ci porta a frequentare uno spazio. Ebbene, creiamo questa consuetudine per fare in modo che la cittadinanza si riappropri di un parco così bello e suggestivo».