bambini

N.21 Maggio 2021

INTRODUZIONE

Bimbi di tutte le età

Federico Bianchi Olio su tavola di faesite 120x140 cm Anno di realizzazione 2020

E i bambini?
Loro dov’erano mentre seguivamo l’ennesima call davanti al pc, mentre la casa diventava un ufficio, una palestra, una pizzeria…? Loro che fanno quando rispondiamo al telefono, sfogliamo la bacheca dei nostra “social per vecchi” per scrollare via i pensieri delle giornate? Loro dove corrono mentre noi tiriamo i remi in barca?
I bambini sono lì, averli così vicini era l’occasione per guardarli bene. Noi guardare loro, una volta tanto. E con quell’attenzione che ai piccoli non è richiesta: loro “assorbono” i nostri modi e i nostri moti, abitano l’arredo di stati d’animo e spigoli che gli adulti costruiscono attorno a loro. E noi, che diciamo di saperlo, ce ne dimentichiamo. E facciamo come se non vedessero, se non ascoltassero. Come se non sapessero tutto di noi.
I bambini guardano. E imparano, anche quando smettiamo di insegnare. Qualcosa poi la sanno da sé e potrebbero insegnarcela… se solo guardassimo di più. Con i loro occhi, dalla loro altezza.
«Una famiglia è più felice se i genitori giocano», dice un fabbricante di trottole che potrete incontrare anche voi imbarcandovi lungo il dorso a curve dell’argine di Po, oppure sfogliando le pagine di questo giornale. Che poi è il nostro modo di guardarli: il loro “disordine” e i capricci, i colori che amano e le dita nel naso, le fragilità e la fiducia.
Bimbi allegri, bimbi nati, salvati, adottati, bimbi sui libri o sotto al tavolo, bimbi in campo, bimbi di 90 anni…
Sono qui. Vicinissimi. Tanto da inciamparci. Tanto da scottarsi. Tanto che alla fine addormentarsi abbracciati è stato finalmente così facile. Come imparare a cavarsela… insieme.

Perché “loro”, non sono altro che “noi” qualche anno fa. Sono quello che tutti “noi” riusciremo ad essere.