mode

N.08 Febbraio 2020

CIBO

Diete fantastiche e dove trovarle

Dalle mele, al carbone detox... Racconto semiserio (ma tutto vero) della quotidiana sfida ai regimi alimentari che promettono meraviglie

foto realizzata dal classe I Operatore della ristorazione dello Ial di Viadana

Se c’è un argomento spinoso, è quello delle “mode” alimentari. Su certe cose, ragazzi, non si scherza. Chi tenta di dimagrire ci crede più o meno una volta al mese, spesso anche solo tra un pasto e l’altro (perché non c’è proposito di dimagrimento più sincero di quello che segue temporalmente l’ultimo nutella biscuits di mezzanotte). E dì lì – quando raschiamo il fondo (che può essere l’olio della scatoletta di tonno o le briciole burrose sulla carta zigrinata del panettone) – che tutti ci caschiamo e corriamo ai ripari cercando soluzioni magiche online o da quell’amica dell’amica che sette anni fa ha perso 40 kg in tre settimane e sta una favola.

Voglio mettere la mani avanti: quello che state per leggere non è un articolo scientifico, nessun dietologo-dietista-nutrizionista è stato maltrattato per scriverlo e soprattutto sarà un pezzo altamente democratico perché chi lo scrive – senza pericolo di smentita – le suddette “diete del momento” le ha provate tutte. Spoiler: non ne ha funzionato manco mezza.

Cominciamo dal chiarire: qua pratichiamo divano agonistico e l’unica gara che abbiamo mai corso (perdendola) è quella contro l’accumulo dei chili. Ci sono stati goffi approcci alla pallavolo e al judo, l’innamoramento per il nuoto, la passione per le camminate in montagna, ma l’inesorabile scalata verso la cicciosità non si è mai arrestata. Così, nel tempo, ci siamo affidate a tutte le bufale (non di mozzarella) possibili. Ma proprio tutte. In questo momento è in corso una dieta dimagrante seria, seguita da una dietologa professionista di Cremona di cui non faremo il nome perché non si monti la testa. Ma non è di questo che parleremo. Ci concentreremo infatti sulle follie alimentari che girano sul web e sui social e in cui, presto o tardi (ma solitamente una settimana prima della prova costume) tutti incappiamo.

Dieta delle mele

Mangi mele e bevi. Bevi e mangi mele. Mele tritate, mele frullate, mele grattuggiate, mele cotte… Ci avevano promesso che avrebbe fatto miracoli per la cellulite, bastava spolverare tutto con zenzero e curcuma. La cominciai con una compagna di università (anche se lei era magra eh). Ma si sa, la cellulite è l’unica cosa veramente democratica: colpisce tutte. Quando iniziammo a sognare di essere inseguite da una melinda con un coltellaccio tra i denti dopo notte insonni a causa di crampi allo stomaco per la fame, capimmo che forse era il caso di tornare al caro vecchio ragù della nonna.

Capimmo che forse
era il caso di tornare
al caro vecchio
ragù della nonna

Dieta della cipolla

Ricordate la dieta del minestrone? Quella che vi richiedeva di mangiare passati di verdura e minestroni a qualunque ora del giorno e della notte, ovviamente tutto a km 0 e rigorosamente bio? Beh, ecco, questa è la versione 2.0, economy: zuppa di cipolla come se non ci fosse un domani, senza crostini. Funziona? Sì, se ti adatti a un regime alimentare che ricorda vagamente il primo dopoguerra. E se accetti di riprendere tutti i chili con gli interessi il giorno in cui la pianti lì perché ti rendi conto che tuo marito ha scelto di dormire sul divano piuttosto che respirarti accanto.

Detox con il carbone

Bevi solo succo contenente carbone attivo, dal dubbio sapore, nell’incrollabile certezza che questo rimuoverà impurità come pesticidi e qualsiasi roba malsana presente negli alimenti non biologici o trasformati. Del resto lo ha detto anche quella cantante famosa che ha perso svariati kg tra un Sanremo e un altro. Sarà, ma dopo aver ingurgitato più carbone di un minatore e dopo svariate sedute in bagno, ci sentivamo più a pezzi che dopo il parto. Mai più.

Dieta in busta

Ne esistono molteplici varianti, dai packaging colorati e allettanti. Una volta con la mia amica Irene – avevamo 18 anni – decidemmo di farla. Avevamo guadagnato i nostri primi soldini ed eravamo fiere di poterli investire in un’impresa tanto nobile. Dopo 15 giorni di budini precotti, omelette in polvere, barrette sostitutive dei pasti (roba che dopo due morsi speri di diventare Belen entro due giorni perché il sacrificio è tale che il passo successivo non può che essere la morte per inedia) ci telefonammo sconsolate. L’appuntamento un’ora dopo fu in una pizzeria di periferia per un confronto a base di salsiccia e friarielli e calzone napoletano. L’unica cosa alleggerita era il nostro portafogli: un “pacchetto completo” settimanale di queste buste aveva il prezzo specifico di due mensilità.

La dieta “del bambino”

Consiste nel consumo di 16 omogeneizzati al giorno, al posto dei consueti pasti e spuntini. Posto che solo una mamma può sapere quanto costi una dieta del genere, avete idea di cosa significhi buttar già 16 di quegli orridi vasetti al giorno? Ogni giorno per mesi? Bocciata.

L’elenco potrebbe continuare all’infinito: le paleodiete, la Dukan, quella del gruppo sanguigno e quella del pepe di Cayenna, quella degli occhiali azzurri (esiste davvero, lo giuro) e quella di Hollywood.

Sono, appunto, mode. Effimere e destinate a lasciarci piene di sensi di colpa e nuovi chili che sarà sempre più difficile buttar giù. Perché poi – parliamoci chiaro – l’eterna lotta per dimagrire la si fa per la salute e per quel paio di jeans taglia 42 (ok, 44) che giacciono nell’armadio da almeno un decennio. E per sentirsi dire, una volta tornate a casa, «sei bellissima». E allora molto meglio fidarsi di chi l’argomento lo tratta per mestiere: lasciate perdere i guru  e rivolgetevi a un dietologo. Non farà miracoli – non certo senza il vostro impegno – ma sicuramente non vi prenderà in giro. Il che – visti i tempi – è già una conquista.