luce

N.16 Dicembre 2020

SPETTACOLO E LAVORO

E sarà di nuovo show

Da trent'anni Giochi di Luce illumina eventi e monumenti in Italia e nel mondo: «Lo spettacolo si è fermato ma le idee torneranno ad accendersi»

La facciata della Cattedrale di Cremona illuminata da Giochi di Luce per l'evento "Notte di Luce"

Di luci sicuramente se ne intendono. Le accendono da 30 anni. Illuminando piazze, palazzi, monumenti, studi, palazzetti, in Italia e nel mondo. Sono partiti negli anni ’80, facendo piccoli lavori alla Canottieri Baldesio e per l’iniziativa cittadina Recitarcantando. Oggi si ritrovano con due sedi, una a Cremona e una a Dubai, 40 dipendenti in Italia e 48 negli Emirati Arabi, un portfolio internazionale e proposte di servizi che spaziano dalla tecnologia per lo show al video mapping o video painting, dalle quinte a led ai led wall, dallo streaming al noleggio attrezzature.
Loro sono “Giochi di luce”, azienda nata a Cremona nel 1988 come service di luci e audio. «Abbiamo cominciato a Cremona per passione, quasi per scherzo – racconta Michele Duchi, uno dei quattro soci insieme a Emanuele Luzzeri, Fabrizio Manfredini e Stefano Duchi – Poi abbiamo fatto lavori più sostanziosi a Milano, nel campo della moda per esempio. E da lì, abbiamo conosciuto altre realtà e siamo cresciuti…». Luci e qualcosa di audio per iniziare, poi la svolta del video. «Si tratta sempre di luce – continua Michele Duchi – Solo non accendiamo lampadine, ma videoproiettori».
Da 10 anni sono a Dubai. «Nel 1999 abbiamo partecipato ad un evento negli Emirati e ci siamo resi conto di poter competere in quel mercato – dice ancora Duchi – Nel 2008 abbiamo aperto una sede anche lì. Abbiamo lavorato per il parco a tema Ferrari World, abbiamo lanciato macchine e prodotti e realizzato eventi celebrativi per lo sceicco. Si tratta di un mercato decisamente molto forte e molto grande».
E in Italia? Il portfolio non è da meno tra marchi internazionali di aiuto, aziende farmaceutiche, banche, compagnie telefoniche, moda e prodotti per la casa. «Non facciamo più solo luci – spiega Duchi – Facciamo veri e propri servizi alle aziende sia in termini di comunicazione, sia in termini di spettacolarizzazione». Un mondo sicuramente molto colpito dalle conseguenze economiche della pandemia. «Come sta andando? Malissimo – continua Duchi – Il settore degli eventi e dello spettacolo è totalmente bloccato. Noi abbiamo convertito molto del nostro lavoro on-line perché le aziende comunque hanno bisogno di comunicare, anche a distanza. Ma è chiaro che non è la stessa cosa: quest’anno facciamo il 70% in meno di fatturato. È un periodo duro. Dal punto di vista aziendale non sono preoccupato perché sono convinto che tutto tornerà come prima, anzi meglio, perché non si tratta di una crisi del mercato, ma sanitaria con ricadute economiche. Il problema è quando. Pur sperando di tornare a maggio o giugno 2021 a riprendere qualcosa, ci siamo dati ancora un anno almeno di criticità».
In questi mesi difficili, nonostante tutto, Giochi di Luce si è fatta vedere molto anche a Cremona, contribuendo a mostrare la città in Italia e nel mondo. Per Lgh e A2a ha partecipato a “Notte di luce”, l’evento televisivo registrato in piazza del Comune e trasmesso anche da Rai1. Suo è il tricolore sul Torrazzo, acceso nei giorni più drammatici della pandemia. «Quella è stata una nostra iniziativa – racconta Duchi – In quei giorni ci sembrava giusto e doveroso farlo, abbiamo proiettato sull’unico posto visibile a tutta la città nel momento in cui non si poteva uscire di casa. E quell’immagine ha fatto il giro del mondo. È stato emozionante e toccante e di grande soddisfazione per il riscontro avuto dai cittadini».
Di recente, Giochi di Luce ha illuminato anche un altro punto importante della città: la ciminiera della ex Fornace Frazzi come vicinanza ai lavoratori dello spettacolo e della cultura fortemente danneggiati da questa situazione. «Lo vediamo direttamente anche noi – spiega Duchi – In condizioni normali collaboriamo con molti freelance, si tratta di tecnici altamente qualificati che oggi invece non riusciamo a coinvolgere. Sono loro i lavoratori più a rischio».
A parte le difficoltà di questo periodo, gli obiettivi e i progetti in cantiere restano grandiosi: da una iniziativa, nell’immediato, con Andrea Bocelli in piazza Duomo a Milano all’Expo di ottobre 2021 a Dubai. «Certo in questi anni siamo cresciuti – conclude Duchi – ma la passione è rimasta. È una componente che con noi non può mai mancare, una partecipazione attiva che riteniamo necessaria accanto alla competenza tecnica e all’affidabilità. È quell’elemento che ci fa essere così soddisfatti quando vediamo i nostri progetti realizzati…».
E così le luci diventano un sogno che si fa realtà.