età

N.36 Dicembre 2022

ritratti

Gli anni di Luisa: età dell’anima che si misura in sogni

«Ho settantun anni, ma nell’anima a volte penso di essere ancora un’adolescente».

Luisa soppesa le parole con cura, con la quiete tipica di chi ha imparato ad osservare il mondo senza lasciarsi travolgere. «Nella vita ho imparato che non si può decidere ciò che ci accade, ma possiamo decidere come rispondere». Le emozioni, gli incontri, sono variabili impazzite in grado di cambiare in modo repentino il corso delle esistenze. Fatte di intrecci, impronte domande difficili, di quelle che sanno coglierci impreparati, anche quando siamo convinti di aver imparato la lezione. E pensare che capita anche agli insegnanti, anche a lei, “prof” di filosofia in pensione, che nel cuore stringe il ricordo dei suoi studenti, anche quando li ritrova adulti.

«Amo molto la parola “vecchio”, senza eufemismi, senza edulcoranti. Non dobbiamo averne paura: la vecchiaia ti fa capire in maniera definitiva che il tempo è irreversibile. Ti mette di fronte alla morte, ti ricorda che c’è un principio e una fine». Un breve silenzio segue un sospiro delicato. 

«Da giovani ci si pensa, ma non si dà peso. Ogni età ha le sue inquietudini, ciò che conta è tessere relazioni e vedere il bene che c’è attorno a noi». Il pensiero vola nuovamente ai suoi ragazzi, cui ha cercato di trasmettere il bello che lei ha saputo trovare tra le pagine dei giganti del pensiero, le frasi che l’hanno accompagnata animando le sue battaglie. «Il mio sogno nel cassetto è vedere i giovani che s’impegnano per cambiare ciò che ancora c’è di negativo a questo mondo», svela. «I giovani aiutano i vecchi a sognare, e i vecchi aiutano i giovani a prendere sul serio i loro sogni, a tenerli stretti».

Intreccia le dita, ripensando a come i suoi desideri di bambina si siano realizzati proprio così, tenendoli stretti. Essere un’insegnante, essere madre. Come quando giocava a “facciamo finta che”, reinventando una realtà ancora tutta da scrivere con l’inchiostro del futuro, che oggi rende il suo passato una storia da rileggere prima di dormire. 

Luisa non conta gli anni. «Conto le rughe – scherza – ma ne vado anche un po’ fiera», afferma strizzando l’occhio alla celebre frase di Anna Magnani. «Conto le età della mia anima», aggiunge. Un po’ come si fa con i cerchi sul tronco degli alberi. Dove la linfa sono i sogni che la tengono viva.