età

N.36 Dicembre 2022

INTRODUZIONE

Il tempo che unisce

Nel Medioevo San Giorgio era un cavaliere vestito di armatura e lungo mantello che uccideva i draghi, simbolo del male. Oggi, nell'pera murale di Davide Tolasi, è un giovane con la felpa annodata al collo, i ricci un po' in disordine e l'orecchino al lobo che uccide il suo drago sotto gli occhi di una ragazza dai lunghi capelli e le unghie curate / foto di Michele Mariani QUI IL SERVIZIO SULL'OPERA

E così arriviamo all’ultima edizione di un altro anno. Il 2022 di Riflessi si avvia alla conclusione con la soddisfazione del primo volume che porta in libreria alcune delle tante storie digitali pubblicate in questi mesi sul nostro magazine digitale, e con un’immersione senza bombole nelle profondità del tempo che passa.
È un tema che torna, quello del tempo, perché è il brodo in cui inzuppiamo le nostre esistenze. Ci riguarda. Oggi lo chiamiamo “età” ed immediatamente diventa un po’ più familiare: non uno scorrere lineare, frenetico o millenario, punteggiato degli eventi della storia che ci procede attorno facendosi qualche volta interpretare, più spesso inseguire.
L’età è il nostro tempo. Siamo noi. Quelli di adesso, quelli che ricordiamo di essere e pure quelli che vorremmo (o mai vorremmo diventare).
«Non possiamo scegliere ciò che ci accade, ma possiamo decidere come rispondere» sentirete dire con un sorriso che increspa «raggi di rughe» a Luisa, 71 anni, avanzando di un paio di pagine qui verso destra e rivivendo con noi i momenti sempre sorprendenti di “Riflessi Incontra”.
In questo numero che arriva online alla vigilia del Natale incontriamo anziani innamorati come adolescenti, giovani sorpresi dalla domanda su loro stessi “osata” da un professore capace di ascoltare, un santo che uccide draghi con la felpa annodata sulle spalle, bambini che crescono giocando con i sensi, maestri di judo, portieri con i capelli grigi, orchestre fatte di ragazzi. Che sono figli, che sono papà e mamme, nonni, amici. Che sono – tutti – pagine di una storia che è fatta di speranze e nostalgia, giorni stanchi e lampi di luce. Età che si toccano, sfumano l’una dentro l’altra. Tempo che non si misura. Si vive.
Un Natale dopo l’altro.

Tanti auguri
da Riflessi