nodi

N.10 Aprile 2020

SE RESTIAMO UNITI...

Parole d’amicizia consegnate a domicilio

Decine di volontari su tutto il territorio Il Covid ha chiuso le sedi ma auto e furgoni dell'Auser provinciale continuano a viaggiare portando beni necessari e una parola di conforto

illustrazione di Giulia Cabrini

Ci sono giovani, al quinto anno di scuole superiori ed universitari, tre seminaristi, un sacerdote. C’è chi lavora ed aiuta nei ritagli di tempo, c’è chi è disoccupato e non ha esitato un attimo nel momento del bisogno: «Questo è un gruppo fantastico, di cui fanno parte anche un avvocato ed un poliziotto che dà una mano tra un turno e l’altro di lavoro, oltre ai nostri sei volontari storici. A Crema si sono attivati i ragazzi dell’Arci». Donata Bertoletti è presidente dell’Auser provinciale di Cremona. In questo momento di grandissima emergenza coordina una serie di attività fondamentali per tenere unito il territorio: «Ci occupiamo di consegne a domicilio di pasti e farmaci ad anziani e persone in quarantena o fragili. A Cremona e Crema abbiamo, rispettivamente, 27 e 20 volontari, a cui si aggiungono i 10 dell’Officina dell’aiuto. Abbiamo dei numeri di telefono dedicati: quello verde Auser 800995988, il numero fisso 0372463265 a Cremona e lo 037386491 a Crema. Nelle altre 16 sedi Auser, dislocate su tutto il territorio, contiamo un’altra settantina di volontari. L’attività dei servizi si è giustamente bloccata nel momento in cui si è diffuso il contagio. Parlo dell’accompagnamento sociale e della gestione dei centri sociali, 13 in tutto sul territorio cremonese».

L’attività quotidiana però prosegue incessante: «Io tiro le fila – spiega la presidente – faccio da supporto alle attività, tengo le comunicazioni, attivo i volontari e ne ricevo le disponibilità. Poi vi sono le nostre impiegate, da remoto, che svolgono compiti amministrativi. Nella città di Cremona l’operatività è legata alla figura della presidente dell’Auser Insieme città di Cremona Emanuela Cavedagna e del suo braccio destro Giuseppe Dizioli. La nostra prima collaborazione è con le amministrazioni comunali di Cremona e Crema». Con cui il dialogo è costante, puntuale. Mirato: «Tutte le Auser sul territorio forniscono servizi concordati con amministrazioni comunali e servizi sociali, con la garanzia che siano servizi di straordinaria necessità. C’è un controllo preventivo, è un lavoro coordinato. A Cremona facciamo circa 40 consegne, a Crema più di 20».

«Comunichiamo loro
che ci siamo,
diciamo ai nonni
che non sono soli»

Auser ha nei propri progetti quello di ampliare i servizi: «Quando ci chiamano per la spesa o i farmaci, i volontari si rendono conto che le persone desiderano essere ascoltate. Hanno bisogno di parlare. Da qui abbiamo pensato di attivare un altro tipo di servizio. Chiamiamo a casa i nostri soci, con Cremona e Crema, per sentire come stanno e se hanno bisogno di qualcosa. C’è necessità di attivare relazioni con queste persone. Occorre rassicurarli che c’è qualcuno che al bisogno può intervenire. Comunichiamo loro che ci siamo, diciamo ai nonni che non sono soli. Per un anziano un appuntamento, anche telefonico, è importantissimo. Sanno che qualcuno chiamerà».

I volontari lavorano con tanta energia. E voglia di essere utili alla comunità: «Sono giovani, molto prudenti, attenti a preservare e rispettare le regole. Sono entusiasti e noi fierissimi di questo gruppo di lavoro. Si sono attivati da soli, non hanno atteso, sono arrivati autonomamente da noi. Nessuno, questa volta, ha potuto impedire loro di fare qualcosa. Il nodo che si è creato tra giovani e nonni è un segnale di speranza in questo momento di grandissima difficoltà».