tempo

N.22 Giugno/Luglio 2021

INTRODUZIONE

Prendiamo tempo

Illustrazione di Giulia Cabrini

Cos’è successo al nostro tempo?
I fatti inattesi e drammatici di questi ultimi mesi ci hanno colpiti senza troppi complimenti sotto tanti punti di vista, ma ci siamo accorti che ogni colpo incassato andava in qualche modo a incidere sulla nostra percezione del tempo.

Mentre gli anni venivano spezzati, le generazioni cancellate, un’epoca rovesciata, e mentre gli attimi diventavano enormi, ogni istante prezioso, ogni attesa più densa sembravamo come equilibristi su un filo teso. La vertigine di un presente schiacciato tra ciò che era e che non sarà più. O che potrebbe essere.
Alle porte dell’estate ce lo prendiamo, un po’ di questo tempo. Quello che corre via, quello che si perde, quello che non c’è… non c’è mai.

E chissà poi che vorrà dire “prendere tempo”. Forse solo fermarsi, smettere di provare a dominarlo, stancarsi di riempirlo, ascoltarlo passare. Come si fa con le storie che non si possono dimenticare; come fanno le girandole di Giuseppe con i venti del mondo che gli attraversano il giardino; come facciamo tutti quando la paura e la morte ci paralizzano; come fanno la musica e le stagioni, uno scout sotto il temporale e un allenatore che chiama il timeout prima del minuto che vale un trionfo.

Time-out.

(ma a settembre torniamo)