forma

N.14 Ottobre 2020

LINGUAGGI

Una città e le sue forme nei loghi delle imprese

Il profilo dei monumenti più preziosi diventa messaggio identitario, e rende la grande storia familiare

illustrazione di Paolo Mazzini

Tutti sappiamo cos’è un logo, ma come spesso accade tendiamo a dare per scontato questa conoscenza, che nella maggior parte dei casi rimane a livello superficiale e approssimativo. Meglio fare un salto alle basi, dunque: logo è l’abbreviazione di logotipo, un termine che deriva dal greco e che unisce i termini logos che significa “parola”, e typos che significa “lettera”.
Un logo è dunque una parola scritta con caratteri ben precisi (in gergo “lettering”), che è solitamente un nome o un acronimo, spesso affiancato o completato da un pittogramma, ovvero una figura grafica che rappresenta un prodotto, un servizio, un’idea o una causa, un brand, un’azienda o un’organizzazione di qualsiasi tipo.
Attraverso il logo le aziende e le organizzazioni si distinguono tra di loro, così come fanno le nazioni con le bandiere e gli stemmi; proprio come queste, inoltre, attraverso quel “segno” esse si rendono riconoscibili alle persone e raccontano chi sono, in molti casi esplicitando i loro valori e obiettivi.
Molto più spesso, tuttavia, soprattutto nel caso di aziende medio piccole o a carattere prevalentemente locale, i loghi raccontano la provenienza geografica delle organizzazioni e si appropriano di simboli e monumenti del proprio territorio.
Questo a Cremona accade molto spesso: il Torrazzo, la Cattedrale e il braccio di Giovanni Baldesio con la palla d’oro e le mitologiche 3T sono di gran lunga i simboli e riferimenti locali più utilizzati da aziende e organizzazioni di ogni tipo e settore, che molto spesso rafforzano questa scelta con l’utilizzo dei colori cittadini o della Cremonese.
Il messaggio che questa scelta sottende è chiaro e netto: sono qui a due passi da te, respiro la tua stessa aria, la medesima cultura e conosco bene le tue aspettative ed esigenze. Parlo come te, come il grande oratore Cicerone suggeriva: “Se vuoi convincermi devi pensare come me, sentire quello che io sento e parlare la mia lingua”.
Ecco alcune tra le molte realtà con loghi ispirati al Torrazzo e ai luoghi storici della città: B&B Il Torrazzo, Centro Revisioni Torrazzo, Club Scherma Cremona, Cremona Basketball Academy, Cremona Oggi, Cremona Sotterranea, Cremona Turismo, Cremona Urban Bees, Filiera Corta Solidale, Golf Club il Torrazzo, Immobiliare il Torrazzo, InCremona, La Famiglia Cremounesa, Le Botteghe del Centro, Maratonina di Cremona, gli ordini degli architetti, avvocati, farmacisti, ingegneri, medici veterinari, Ostello l’Archetto, Panificio Cremona Italia, Polisportiva Dil. Torrazzo Malagnino, Polo Verde, Pro Cremona, Ristrutturazioni il Torrazzo, Scuole Diocesi Cremona, Target Turismo Cremona, Torrazzo Museo Verticale, Torrazzo Sezionali.

Alcuni loghi che richiamano la città di Cremona

Se la storia dei loghi è antichissima, soltanto di recente si è compreso che la loro forza evocativa è tale da richiedere approfonditi studi e una progettazione attenta, in sede di ideazione e di creazione di uno di questi piccoli ma fondamentali capolavori della grafica e della comunicazione.
Oggi realizzare un logo e registrarlo può costare diverse migliaia di euro, ma al centro di tutto c’è sempre e comunque l’identità di ciò che esso dovrà rappresentare: un complesso mix di ideali, valori, ambizioni, obiettivi e aspirazioni che si confrontano con la realtà in cui si è immersi. Un logo rappresenta la fotografia del momento in cui è realizzato e la sua durata varia in funzione di molti parametri. Per quanto uno di essi possa diventare famoso e riconosciuto in un territorio o nel mondo, la sua forza sarà tanto maggiore quanto più lo si terrà aggiornato e al passo coi tempi, attraverso restyling e ridefinizioni spesso appena percettibili, ma che nel corso degli anni determinano mutazioni importanti.
Impossibile indicare un periodo certo entro cui un logo dovrebbe essere aggiornato, ma le mode cambiano in fretta e la grafica è uno degli ambiti in cui determinati cambiamenti saltano più all’occhio. Un’immagine fresca e attuale difficilmente può essere sostenuta da un logo vetusto o al di fuori dei canoni estetici del momento. Rinnovarlo non significa perdere identità o rinnegare la storia di un’organizzazione, ma consentire ad essa e alle persone che la rappresentano di affrontare il presente senza inutili zavorre.
Ovviamente non tutte le organizzazioni e i brand hanno le stesse tempistiche di aggiornamento e lo stesso modo di tenersi al passo con i tempi, ma chi si barrica dietro una lunga e gloriosa storia senza interpretarla, senza tradurla nel presente, è destinato a vivere nel passato e a perdersi nell’oblio.