forma

N.14 Ottobre 2020

CREDITO COOPERATIVO

Un’economia a misura di territorio

Non solo prodotti ma anche un'idea di responsabilità sociale fatta di relazioni solidali e partecipazione

Può esistere una forma di economia “civile”? Può la scienza economica tornare alle sue antiche radici ed avere come obiettivo la fede pubblica, ovvero la felicità delle nazioni, invece che perseguire esclusivamente la ricchezza?

All’alba di un nuovo decennio carico di sfide e opportunità, ma anche di incognite sullo sviluppo di società sempre più complesse, si inizia ad interrogarsi sull’attualità dei modelli sociali ed economici che ci hanno guidato fino ad oggi, se possano essere ancora validi o necessitino di un ripensamento.

Un’importante occasione per fare il punto della situazione in questo senso, è stata la seconda edizione del “Festival Nazionale dell’Economia Civile” tenutasi a Firenze, alla fine del settembre scorso; una manifestazione particolarmente vicina al mondo BCC, in quanto ideata e promossa da Federcasse, la Federazione Nazionale delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali.

L’obiettivo con cui è stato concepito il Festival è promuovere la nascita di una nuova generazione d’imprenditori che sappiano volgere il proprio sguardo non solo al profitto, ma anche all’impatto sociale delle loro azioni, lasciandosi ispirare da un modello d’impresa come quello cooperativo, solidale e socialmente responsabile.

«Un modello nel quale noi, Banche di Credito Cooperativo, ci riconosciamo da tempo», spiega Paolo Innocenti, Direttore Generale di Credito Padano. «Le BCC, infatti, sono banche con una doppia anima: non svolgiamo soltanto una semplice funzione di intermediari creditizi, ma anche di impresa a responsabilità sociale. Nasce così una relazione simbiotica tra noi ed il territorio in cui operiamo e ne condividiamo le sorti. È un impegno serio, che tutte le BCC mettono nero su bianco nel proprio Statuto per distinguersi dalle altre realtà di settore, ritenendo basilari due punti cardine come l’orientamento sociale e la dichiarata scelta di costruire il bene comune. Come? Attraverso un sistema di economia geo-circolare che favorisca famiglie e imprese locali, interventi di beneficenza, di sostegno ad attività culturali, sportive e ricreative. Possiamo quindi definirci dei veri e propri attori socio-economici multiformi ed in perfetta sintonia con quanto emerso durante la tre giorni del Festival».

economia civile

“Economia circolare” è una delle espressioni più rilevanti della mutualità bancaria e fa sì che le risorse non vengano raccolte in un territorio e poi investite in un’altra area del Paese o del mondo. Quelli delle BCC sono tutti finanziamenti destinati all’economia reale di territorio, generando inclusione e sviluppo sostenibile. L’indice di impatto di finanza geo-circolare è pari circa all’85%. Questo significa che per ogni 100 euro di risparmio raccolto nel territorio, le BCC ne impiegano in media 85. Il 95% di questi, ossia 81 euro, diventano credito a favore di famiglie e di imprese locali.

Credito Padano, ad esempio, per favorire la ripresa economica in questa delicata fase determinata dalla pandemia di Covid19 ha erogato 36,5 milioni di euro in finanziamenti agevolati garantiti dal Fondo Centrale di Garanzia per le PMI (ex articolo 13 del “Decreto Liquidità”), ai quali si devono aggiungere i 109 milioni di euro di moratorie previste nel “Decreto Cura Italia” per il differimento del rimborso dei debiti.

responsabilità sociale

Le BCC svolgono costantemente attività di beneficenza e di sponsorizzazione di manifestazioni, sia in campo culturale che sociale e religioso.

Credito Padano, nel 2019, ha destinato oltre 500 mila euro per questi scopi.

Tra i contributi più significativi sul territorio cremonese, ricordiamo quello al CERSI (Centro di Ricerca per lo Sviluppo Imprenditoriale) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, alla Fondazione “Teatro Ponchielli” in qualità di soci fondatori, al Museo del Violino ed al Museo MAST di Castel Goffredo (MN).

Nel 2020, durante il lockdown causato dal coronavirus, la Banca ha inoltre effettuato donazioni agli ospedali di Cremona, Casalmaggiore e Mantova, nonché fornito gratuitamente dispositivi di protezione individuale agli operatori sanitari e agli anziani ospiti di tre RSA locali.

La responsabilità sociale viene declinata anche verso i giovani ai quali Credito Padano riserva sempre molta attenzione, destinando ogni anno le Borse di Studio ai Soci, figli dei Soci e dei Dipendenti che si sono distinti particolarmente per meriti scolastici. Sostiene inoltre da anni diverse iniziative nate nell’ambito dell’alternanza scuola/lavoro. Tra queste ricordiamo “GenerAzione Creativa”, contest ideato e promosso dalla facoltà di Economia dell’Università Cattolica di Cremona e “Talent Scout 2.0” nato in collaborazione con Camera di Commercio di Cremona e Associazione Giovani industriali.

E quando pensiamo ai giovani, viene naturale il collegamento al mondo dello sport, per il quale la nostra Banca offre un contributo importante, attraverso la sponsorizzazione di U.S. Cremonese e, proprio da quest’anno, di Vanoli Basket: due grandi realtà sportive seguitissime dai tifosi della nostra città.

Infine, particolare attenzione viene riservata all’ambiente.

Credito Padano aderisce ogni anno ad iniziative green come “M’illumino di meno”, una Campagna finalizzata alla sensibilizzazione al risparmio energetico lanciata dalla trasmissione radiofonica Caterpillar di Rai Radio 2, e “Book Swap Party”, una giornata dedicata allo scambio di libri usati con l’obiettivo di ridargli nuova vita, invece di lasciarli abbandonati in soffitte e cantine. Inoltre mette a disposizione dei propri clienti “mutuo green”, un finanziamento a tasso agevolato per chi intende acquistare un’auto elettrica.

cooperazione e mutualismo

In quanto società cooperative, le BCC sono costituite da soci che partecipano al capitale e non hanno l’obiettivo di distribuire un guadagno sotto forma di dividendo, ma piuttosto quello di offrire, in prevalenza agli stessi soci, prodotti e servizi a condizioni agevolate, secondo un principio di mutualità prevalente. Il tutto prefiggendosi scopi di vantaggio collettivo e di attenzione ai bisogni delle persone, grazie a legami di solidarietà e partecipazione democratica alla vita della cooperativa bancaria.

Un impegno costante che il Movimento delle BCC garantisce nel tempo anche grazie alla presenza dei “Gruppi Giovani Soci”, che accolgono ragazzi dai 18 ai 35 anni e si prefiggono non soltanto di diventare un laboratorio capace di preparare un ricambio generazionale nella governance del Credito Cooperativo, ma soprattutto di rappresentare un sensore sul territorio, sempre pronto ad accogliere nuove idee, ad essere promotore di sensibilità sociale e ambientale, di azioni capaci di incarnare i valori delle BCC.  A tal proposito, Credito Padano ha recentemente deliberato la costituzione di un proprio Gruppo.

Importanti infine gli strumenti di welfare allargato messi in atto dalle Banche di Credito Cooperativo a servizio dei Soci e delle comunità locali, che permette la promozione dello sviluppo dei principi cooperativi, nonché della coesione sociale e della crescita responsabile e sostenibile del territorio nel quale le stesse BCC operano. Credito Padano, nella fattispecie, sta per lanciare “Padano Vita”, uno strumento che saprà garantire a tutti i suoi associati una forma di previdenza e di assistenza a 360 gradi, utile in ogni fase della vita:

• per i giovani con iniziative legate alla formazione fisica e culturale della persona e del tempo libero;

• per gli adulti che costituiscono una famiglia con il sostegno alle spese familiari;

• per gli anziani con l’assistenza sanitaria e domiciliare.

Tali azioni di carattere civico, solidaristico e di utilità sociale, saranno perseguite da “Padano Vita” senza alcun scopo di lucro, nel rispetto dei principi della mutualità volontaria e della reciproca assistenza, che sono alla base del patto sociale che lega tra loro gli associati e, con essi, l’associazione.

“Padano Vita” aderirà al COMIPA, il Consorzio tra Mutue Italiane di Previdenza ed Assistenza, che da oltre 25 anni affianca le BCC nella realizzazione di questo tipo di iniziative.

Credito Padano modello cooperativo

Credito Padano è una Banca di Credito Cooperativo (BCC) con sede a Cremona.

Cooperazione, mutualismo e solidarietà sono i valori che la guidano da oltre 120 anni.

Presente in sei province (Cremona, Mantova, Parma, Brescia, Verona e Piacenza) ed in 130 Comuni, Credito Padano conta 36 filiali, di cui cinque nel capoluogo cremonese, numeri che la rendono un punto di riferimento importante sul territorio.

Con oltre 7 mila soci, 265 dipendenti, 42.000 clienti e mezzi amministrati per oltre 3 miliardi di Euro, la Banca si colloca tra le prime 30 BCC a livello nazionale.

Da gennaio 2019, Credito Padano aderisce al Gruppo Bancario Cooperativo ICCREA, il terzo Gruppo bancario italiano, che riunendo 136 BCC è diventato di fatto la prima Banca locale del Paese in prima linea nel promuovere un radicale cambio di paradigma nel modo di fare banca attraverso un modello di economia sostenibile che non lasci indietro nessuno.

Credito Padano affianca alla tradizionale intermediazione finanziaria e creditizia, una importante attività di banca a responsabilità sociale. Ogni anno, attraverso una mirata politica di elargizioni e contributi, sostiene il prezioso tessuto associazionistico locale, investe in cultura, nella scuola, promuove iniziative a favore dei giovani e della comunità.

Anche in occasione di questa drammatica emergenza sanitaria causata dalla pandemia di COVID-19, la Banca ha prontamente attivato la rete solidale e di supporto alle famiglie ed alle imprese colpite dalla crisi e non ha fatto mancare il suo aiuto agli ospedali del territorio ed alle RSA.

#insiemesicresce

www.creditopadano.it