fede

N.48 marzo 2024

rubrica

“Ama e fai quello che vuoi”: il viaggio di Elisa alla scoperta della fede

Cosa vuol dire avere una fede? Cosa vuol dire essere battezzati? E perché è tanto importante? “Ama e fai quello che vuoi” di Elisa Fuksas è un viaggio, scandito come un anno liturgico, attraverso la vita di Elisa, la protagonista, verso la scoperta delle fede come senso di appartenenza e senso di vita

-Però, se posso dirti, credo che sia la fede il tuo vero dubbio. A me pare che sei in un momento fondamentale in cui stai ripensando a tutto di te. E forse questa storia della religione la usi come bene-feticcio, qualcosa che sta al posto di qualcos’altro. Come quasi tutti fanno con tutto. Quindi non devi sentirti speciale o sbagliata o malvagia. Scherzo quando ti dico che sei cattiva, sei la persona più buona del mondo. Un po’ gattona ma buona.

Mentre parla ripenso all’inizio di tutta questa storia. A Luca nel letto che mi dice “ti sposo Elisa, ti sposo in chiesa”, cazzo non sono battezzata; a Giacomo che mi illude di non aver capito nulla e la storia del ragno, la mia fede in lui mi fa credere l’incredibile, ai meccanismi sostitutivi e affabulatori del cervello, la mente che consola e aiuta.

Abbiamo provato a immaginare che cosa Elisa, la protagonista del romanzo, avrebbe detto pensando alla parola Fede.

Il primo tradimento della mia vita. Ecco, bisognava parlare di fede e comincio con un tradimento. Stavo con Giacomo quando è successo. Luca insisteva tanto da mesi e alla fine ho ceduto: gli ho proposto di vederci da lui alle cinque di mattina. Un orario scomodo, ma ha accettato. Era il 21 luglio. Eravamo sdraiati sul letto e dal niente mi dice: Ti voglio sposare, in chiesa.

Questo primo tradimento è stato il mio primo atto di fede.

Non sono battezzata, come posso sposarmi in chiesa?

Sono tornata a casa che erano le nove e Giacomo stava guardando la tv. Come si può stare con una persona e intanto pensare all’eventualità di sposarne un’altra? Me lo sono chiesta anche io, lo ammetto.

È stato comunque da questa situazione che ho iniziato a chiedermi cosa fosse per me la fede, quanto importante potrebbe essere per me sentirmi parte di qualcosa, di un’istituzione che ho sempre ritenuto vecchia, anacronistica. Cerco su google cosa è il battesimo, compro una Bibbia su Amazon e all’improvviso gli algoritmi di YouTube e di tutti i social mi propongono viaggi a Gerusalemme, libri di e sui papi, catechismi, profili social a tema Madonna….

Giacomo aveva ragione: non potevo fare da sola, avevo bisogno di una guida ed è arrivato Elia, don Elia per l’esattezza. Così l’ho contattato e abbiamo cominciato a vederci. La ricerca della fede è lunga. A volte mi chiedo quanto ne valga la pena e quando sia una cosa che faccia per me.

Un giorno stavo camminando verso casa. Stavo pensando e parlando tra me e me e mi dicevo che dovevo prendere una decisione. Su Luca, sull’amore e sulla vita in generale, quando ho sentito una voce vera: non era Dio, né il mio amico immaginario.

Un signore strano, tutto tatuato, con i capelli bianchi lunghi tendenti al giallo nicotina, mi stava indicando un punto vago alla sua destra. La chiesa è chiusa, ma al campanello sul muretto di mattoni c’è scritto Adorazione. «La devi prendere come una specie di pronto soccorso – mi dice – ti senti male e vieni qui..»

Intanto è arrivano Manlio, che dorme in sagrestia, e ci accompagna nella cappella dell’adorazione.

In quella stanzina non siamo soli, oltre a Gesù c’è un quadro della Madonna e altra gente: una barbona, un uomo che avrà sessant’anni e una coppia di giovani. Guardo quella luna piena dentro l’ostensorio e parlo, gli parlo, e Lui risponde. Non sono ancora alla fine della mia strada, ma sono certa che arriverò a destinazione. E non certo per merito delle mie forze, ma perché avrò imparato a chiedere e accettare il suo amore. Credo che questa si chiami proprio fede.

in collaborazione con @poitelopresto


Quando Elisa riceve da Luca un’inaspettata proposta di matrimonio, realizza di non essere battezzata e improvvisamente qualcosa in lei cambia, e inizia a vedere ovunque il disegno di Dio. Ma come ci si battezza da adulti? Si comincia, pare, trovando una chiesa e un prete e, in fondo, un’appartenenza. In un romanzo scandito come l’anno liturgico, Elisa Fuksas, accompagnata da Elia, il giovane padre spirituale, compie un viaggio che da se stessa la porta a se stessa, senza lasciare indietro nessuno dei suoi – numerosi, ironici, teneri, fastidiosi – difetti. Ma la differenza tra le due Elisa è “il Mistero”. Proprio quel mistero che, nella letteratura italiana contemporanea, pare relegato al genere giallo, qui – in questo romanzesco memoir – è ciò che «prende il volto delle cose che possono parlarci». E le cose che possono parlarci, spesso, sono persone, talvolta animali, talvolta strutture architettoniche, talvolta il vento che fruscia tra gli alberi….. (marsiolioeditori.it)

SCHEDA

Autore: Elisa Fuksas
Editore: Marsilio
Anno: 2020