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N.35 Novembre 2022

TALENTI

Selene Ice e Casual, musica che riempie la vita

Incontro con i volti emergenti del panorama musicale cremonese: senza fretta di arrivare al successo, perché cantare è dar voce alle vibrazioni positive

Anche se non ne siamo completamente consapevoli, lei è quasi sempre al nostro fianco. Ci segue ovunque. Ci accompagna nelle ore trascorse in treno, mentre facciamo una corsa nel parco, quando accendiamo la radio prima di infilarci sotto la doccia. Per Selene e Luca/Casual, però, la musica prosegue anche quando il treno arriva in stazione, quando la corsa termina, quando l’ultima goccia d’acqua scivola sul vetro del box.
«Nel tempo è stato un crescendo – ci racconta Casual – vorrei dedicarle 24 ore al giorno, ma, per adesso, non posso. Tra la scrittura dei testi, l’ascolto delle basi, l’organizzazione dei live e dei nuovi progetti, posso affermare però di essere davvero molto preso». Gli fa eco Selene Ice confermando che la musica «occupa molto spazio, ma vorrei potergliene dedicare di più. Appena termino il turno di lavoro al Sax Pub mi butto a scrivere e comporre, in pratica non dormo mai» conclude con un sorriso.
Luca e Selene sono due ragazzi poco più che ventenni reputati, da molti addetti ai lavori, tra le voci più significative della scena musicale cremonese. Un parere condiviso anche da altri, visto che, tra numerose proposte, sono stati selezionati per l’apertura dei concerti del Tanta Roba Festival del 2022.

Tra loro non esistono al momento collaborazioni ma, incontrandoli, è inevitabile riscontrare tra loro due molte assonanze. Nonostante entrambi, appena terminato il lavoro, abbiano fretta di correre a dedicarsi alla loro passione, nessuno dei due sembra essere dominato dall’impellente desiderio di raggiungere il successo. «È una smania che hanno molti cantanti, schiavi del tutto e subito – ci racconta Luca – io invece penso che sia bello arrivare grazie alla dedizione, al lavoro e alla costanza». Una lentezza che suona come un antidoto a qualcosa che lo spaventa: «La superficialità, l’essere senza radici, vivere di illusioni». «Non c’è fretta – gli fa eco Selene – per me non è un percorso lineare, alle volte mi perdo, ma non dimentico il mio obiettivo».
Nessuno dei due ha, in famiglia, una tradizione musicale, anche se Casual ricorda bene la passione del padre per la musica rock, «dai Linkin Park agli Evanescence», e di quella di sua madre per la musica italiana degli anni ’70 e ’80. «In famiglia non sono l’unica che canta, mi fa compagnia mia sorella che rappa – racconta Selene – e io, fino ai 16 anni, ho vissuto la mia passione da sola, cantando sotto la doccia o chiusa nella mia camera».

«La musica cammina sempre accanto a me.
È come un’ancora
alle volte mi pesa insopportabilmente
altre volte mi salva in mezzo alla tempesta»

In un’altra stanzetta, forse non lontano da dove viveva Selene, Luca iniziava ad appassionarsi al rap, «quello della scuola romana, di Gemitaiz e dei Colle der Fomento». In particolare rimase folgorato «dal senso di rivalsa e dalla potenza verbale presente nei testi». Ore e ore trascorse ad ascoltare rime, hanno fatto «scattare una scintilla; forse perché quando sei adolescente hai bisogno di valvole di sfogo: io l’avevo trovato nell’arte. La cosa bella del rap è che non hai bisogno di competenze musicali per iniziare, devi cercare di scrivere bene ed io, che me la cavavo nelle materie letterarie, ero facilitato».
La serenità che emerge dal suo racconto, si riflette anche nella descrizione del suo rapporto con la musica: «Ci sono sempre alti e bassi, quando ti fai largo nella scena si alzano le aspettative nei tuoi confronti, devi essere pronto a fare la cosa giusta nel momento giusto ma, nonostante ciò, me la vivo bene. Sono molto ottimista e questo emerge anche dalla mia musica».
In effetti, ascoltando il mix di hip hop ed elettronica uscito dalle mani sapienti del dj e produttore Ice B, i piedi e la testa iniziano a muoversi, leggeri, lasciandosi trasportare da testi divertenti e pieni di energia. «I contenuti li traggo solitamente da situazioni di vita quotidiana – prosegue Casual – magari non ho messaggi particolarmente profondi, ma cerco sempre di trasmettere vibrazioni positive!».

Selene vive il rapporto con la musica in modo decisamente diverso, quasi in antitesi con l’azzurro cristallino dei suoi occhi. «La mia tematica principale sono le relazioni. All’inizio, partendo da alcune esperienze personali, raccontavo soprattutto di distacchi dolorosi. Ora affronto il tema dell’amore anche da altri punti di vista», racconta mentre l’azzurro viene offuscano da un velo di malinconia. «La musica è come una persona che cammina sempre accanto a me. È come un’ancora che alle volte mi pesa insopportabilmente, altre volte mi salva in mezzo alla tempesta».
Casual e Selene, i ragazzi che suonano la loro musica fatta di basi elettroniche, parole a raffica o dolci ballad non si guardano indietro, sono già oltre, immersi nella luce della loro bruciante passione.