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N.35 Novembre 2022

PSICOLOGIA

L’emergenza adolescenti in radio: guida podcast per papà “boomers”

La dottoressa Alessandra Lupi si occupa di disagio giovanile: «Viviamo un'estrema emergenza». E per aiutare i "grandi" ad essere un riferimento solido in questo scenario fatto di fragilità e paure, ne ha parlato a RadioDeejay nel programma "Sei boomer papà"

Alessandra Lupi, psicologa e psicoterapeutica

«Mi sono formata come psicologa e psicoterapeuta ed oggi svolgo un lavoro di consulenza presso il consultorio gratuito della Cooperativa Minotauro a Milano, oltre ad una parte di attività clinica privata a Cremona, con una collaborazione con l’associazione La Zolla dove mi trovo fronte a problematiche legate al mondo delle dipendenze».
La dottoressa Alessandra Lupi è cremonese e, nel corso della propria formazione da professionista, si è specializzata tra le altre cose, presso la scuola di psicoterapia dell’adolescente e del giovane adulto del Minotauro a Milano. Oggi nella stessa struttura, attraverso un consultorio gratuito, ascolta la voce di adolescenti, ma anche giovani adulti, con problematiche evolutive legate all’attacco al corpo. Direttore di questa struttura è Gustavo Pietropolli Charmet, psichiatra e psicoterapeuta di lunga esperienza: «Ogni mercoledì – afferma la Dottoressa Lupi – vi è un lavoro di equipe in presenza del Professor Charmet. Trattiamo, appunto, tematiche legate al corpo. Quindi da autolesionismo a prevalenza femminile, a disturbi alimentari, a fenomeni ormai diffusi come ritiro sociale o scolastico, che è a prevalenza maschile, invece, ma che sta toccando tanto anche l’universo femminile, e tentati suicidi».
Come sottolinea la psicologa e psicoterapeuta cremonese, rispetto al passato, in questo momento è più forte la somatizzazione: «I ragazzi, i problemi tendono ad interiorizzarli, spostandoli sul corpo. Vi sono adolescenti che affamano o ingrassano il proprio corpo. Sono sempre più frequenti fenomeni di ritiro sociale. Vengono definiti hikikimori. Per loro internet resta l’ultima canale di contatto con la realtà. A volte il ritiro sociale inizia dall’abbandono scolastico. Secondo me occorre fare una riflessione propria sulla scuola, perché non è solo luogo dell’apprendimento ma soprattutto della socializzazione. A Milano seguiamo un centinaio di famiglie. Il servizio è gratuito. Questa è una realtà che si autofinanzia e sopravvive con le donazioni. Viviamo in uno scenario di estrema emergenza sociale, ma vi sono ancora pochi servizi disponibili a costi calmierati».

«Non chiedono più il motorino
perché non hanno più nemmeno
un più un luogo dove andare»

E sul territorio cremonese la situazione è differente rispetto a quella che si incontra in un contesto più grande come quello di una metropoli? «Sostanzialmente si. Le realtà più piccole ed a misura d’uomo, come può essere Cremona, ci permettono di affrontare situazioni meno gravi rispetto a quelle di una città più grande. Le dimensioni contenute sono ancora garanzia di costruzione di una sorta di vita di quartiere, dove esiste una rete sociale, fondamentale nella crescita di un figlio. Questo non significa sottovalutare i segnali che costantemente un figlio ci invia. Vorrei sottolineare un altro concetto. Queste patologie non sono state create dal Covid, ma il malessere è stata slatentizzato dalla pandemia, che ne è diventata cassa di risonanza. Siamo di fronte ad una grande emergenza sociale. Tanti chiedono aiuto e non si va più dallo psicologo quando i disturbi sono gravi, ma all’inizio di questo malessere».

Nel 2022 l’esperienza lavorativa della dottoressa Lupi, dai centri d’ascolto e dagli studi medici, è arrivata anche in radio con un podcast che parla cremonese e porta i temi dell’emergenza adolescenti al grande pubblico. Insieme a lei ci sono anche gli speaker di Radio Deejay Andrea Marchesi e Michele Mainardi.

Il nome scelto è Sei boomer papà e i tre, dialogando anche con altri personaggi, trattato temi più che mai attuali andando alla scoperta degli adolescenti di oggi attraverso gli occhi e le parole dei papà. Sono momenti di riflessione in cui le domande dominanti vertono sul significato, oggi, di essere genitori e sul come questa generazione di nuovi adolescenti vive ed affronta i problemi.

Nella prima fase di questo progetto, iniziato a marzo con le registrazioni, sono stati dieci gli episodi, di quaranta minuti ciascuno, nei quali sono stati invitati a parlare personaggi che hanno gravitato attorno al mondo di Radio Deejay.
L’intervista è condotta da Andrea e Michele, il ruolo della Dottoressa Lupi è quello di fornire un proprio parere su quanto emerso: «Un boomer? È un termine ormai molto utilizzato dai giovani per definire un genitore, nel caso del programma un padre, poco tecnologico e decisamente più analogico. Che cosa emerge? Siamo in un momento storico in cui i genitori sono diventati più relazionali con i figli. Difficilmente, rispetto alle generazioni passate, vi sono scontri, perché questi adolescenti non trasgrediscono più. Infatti vengono definiti “generazione mansueta”. Per intenderci, rispetto alla nostra, non chiedono nemmeno più il motorino perché non hanno più nemmeno un più un luogo dove andare. È cambiata anche la figura del padre, non più normativo, ma affettivo. Quello dell’infanzia occorre si trasformi in quello dell’adolescenza per traghettare il proprio figlio verso il mondo dei pari. C’è una frase del professor Charmet che cito e credo inquadri bene questi concetti così importanti anche declinati nella relazione genitore-figlio: i nostri adolescenti crescono per delusione e non più per trasgressione. Hanno però grandi doti relazionali, sono cresciuti online, vogliono essere attesi, ascoltati, vogliono sapere se c’è un posto per loro nel futuro».