cibo

N.15 Novembre 2020

L'INTERVENTO

Coltivare comunità. L’ agricoltura in campo

Il presidente Paolo Voltini, rilancia l'impegno di Coldiretti Cremona: «Nella crisi l'agricoltura è strategica e noi siamo pronti a collaborare con sindaci ed enti pubblici per il sostegno alle categorie più deboli»

«Siamo pronti a collaborare con i Sindaci, in aiuto alle povertà che, anche nel nostro territorio, si sono fatte più acute, più numerose. Si calcola che in Italia siano più di quattro milioni le persone che, per l’aggravarsi della situazione legata all’emergenza sanitaria, si vedono costrette a chiedere aiuto per il cibo da portare in tavola. Per questo, come Coldiretti, consideriamo importante l’istituzione di un fondo nazionale con una dotazione di 400 milioni di euro, da erogare ai Comuni, per l’adozione di misure urgenti di solidarietà alimentare, previsto nel decreto ristori ter approvato dal Consiglio dei Ministri. È una misura nella giusta direzione e, per quanto possiamo fare, siamo pronti a collaborare».
A parlare è Paolo Voltini, presidente di Coldiretti Cremona, nel sottolineare la disponibilità ad operare a fianco dei sindaci e con gli enti impegnati nel volontariato, nel rispondere alle povertà del territorio che chiedono un aiuto concerto, a cominciare dalla disponibilità di cibo.
Con la nuova ondata di contagi – sottolinea la Coldiretti – occorre sostenere quanti si trovano in una condizione di precarietà aggravata dalla pandemia da Covid-19. Fra i nuovi poveri nel Natale 2020 ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state fermate dalle limitazioni rese necessarie dalla diffusione dei contagi per Covid. Persone e famiglie che mai prima d’ora avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche. E la stragrande maggioranza di chi è costretto a ricorrere agli aiuti alimentari lo fa attraverso la consegna di pacchi alimentari.
«In questo contesto – afferma Voltini – riteniamo necessario che si accelerino subito gli acquisti di cibi e bevande made in Italy di qualità da distribuire ai bisognosi, per fare fronte alle crescenti richieste di aiuto che vengono agli Enti impegnati nel volontariato e, allo stesso tempo, sostenere il lavoro e l’economia del sistema agroalimentare tricolore duramente colpito dalle difficoltà delle esportazioni e della ristorazione in grave crisi».

Sono più di 4 milioni le persone che
per l’aggravarsi dell’emergenza sanitaria
si vedono costrette a chiedere aiuto
per il cibo da portare in tavola

In realtà il piano di aiuti pubblico – evidenzia la Coldiretti – è stato già anticipato nei fatti dall’impegno di quasi 4 italiani su 10 (il 39%) che dichiarano di partecipare a iniziative di solidarietà per aiutare chi ha più bisogno attraverso donazioni o pacchi alimentari, anche utilizzando le operazioni di aiuto messe in campo dagli agricoltori di Campagna Amica con la spesa sospesa.
Già nella scorsa primavera, Coldiretti Cremona si era prontamente attivata, insieme alle aziende agricole e in sinergia con tanti comuni del territorio, per predisporre forniture alimentari con i prodotti dell’agricoltura lombarda, acquistati con le disponibilità del “fondo di solidarietà alimentare” e destinati alle famiglie in difficoltà. Un impegno che si è pronti a rinnovare e rafforzare.
«Gli agricoltori, nonostante l’emergenza sanitaria, continuano ogni giorno con grande sacrificio, con serietà e spirito di solidarietà, a produrre cibo per tutti i cittadini. Siamo disponibili a collaborare, mettendo in campo interventi in aiuto delle categorie più deboli e bisognose – conclude Voltini –. Questa emergenza ha dimostrato, una volta di più, il valore strategico rappresentato dall’agricoltura, dal lavoro di chi produce cibo garantendo qualità, sicurezza, origine certa, salubrità. Perciò è importante fare sinergia sul territorio con azioni concrete. Ed è ancora più vitale riuscire a farlo per assicurare cibo a chi è in difficoltà. Al tempo stesso, con franchezza trovo giusto rimarcare che, scegliendo le produzioni del territorio, si sostengono l’economia locale ed il lavoro delle imprese agricole ed agroalimentari. Premiare i prodotti italiani è una scelta preziosa e concreta a difesa dell’economia e del lavoro nel nostro Paese».

I giovani di Coldiretti protagonisti all’evento mondiale “The Economy of Francesco”

Giovani agricoltori della Coldiretti protagonisti a The Economy of Francesco, evento internazionale che ha coinvolto giovani economisti e imprenditori di tutto il mondo in un confronto teso al cambiamento globale e a un nuovo modo di intendere l’economia.

Un messaggio di pace, speranza e al tempo stesso appello alla forte determinazione dei giovani ad essere protagonisti di un domani fatto di comprensione, rispetto della vita umana e dell’ambiente.


Coldiretti Giovani Impresa ha accolto con gioia l’invito di Papa Francesco, con la presenza ai villaggi tematici previsti dall’evento del cremonese Carlo Maria Recchia, delegato della Lombardia, e di Alba Alessandri, delegata delle Marche. Animati dalle parole del Santo Padre «Peggio di questa crisi c’è solo il dramma di sprecarla», i giovani di Coldiretti hanno portato all’attenzione della comunità di Economy of Francesco un progetto di visione futura dell’economia che, valorizzando azioni già in essere, si pone come riferimento nella guida di scelte imprenditoriali coraggiose.

Un modello di sviluppo in cui l’attività economica si intreccia con la vita sociale e il contesto territoriale per dimostrare che una nuova economia è possibile grazie a una visione integrata di valori etici e morali.

Il Covid ha messo la nostra società di fronte ad una importante ed impellente realtà: l’impossibilità di procedere al consumo esasperato delle risorse del Creato.

Il richiamo alla dottrina sociale della Chiesa dello Statuto di Coldiretti rappresenta la vera bussola per muoversi con responsabilità nella complessità dell’agire economico-produttivo, partendo dalle risposte e non dai problemi – evidenzia Coldiretti Cremona –. In tale direzione i valori della concretezza della terra diventano progetti socio economici già in atto e hanno, per esempio, il volto di tutti i giovani imprenditori che con le loro idee partecipano ad Oscar Green, il concorso promosso da Coldiretti Giovani Impresa, per premiare le imprese agricole più innovative del Paese.

«Ci facciamo protagonisti e portavoce di un modello di sviluppo che segua l’indirizzo dato dal Santo Padre, trovando l’equilibrio tra i valori ambientali, sociali e economici, fuori dagli assolutismi ma disegnati nel quadro della responsabilità dei singoli individui, della persona, verso se stessa e le comunità. Una nuova economia è possibile» ha dichiarato Carlo Maria Recchia. Il prossimo incontro dei giovani di Francesco si terrà ad Assisi, in presenza nell’autunno 2021.

www.francescoeconomy.org