soldi

N.06 Dicembre 2019

HASHTAG

#monetinepericiuchini: 1 cent per Isla de Burro

La fattoria degli asinelli si sostiene anche grazie ai "ramini" raccolti e donati Come spiega marco Ruggeri: «Diamo valore alle piccole cose e non dimentichiamo di dire grazie»

«E io che me ne faccio di cinque euro?». Sì, lo ammette. Marco pensava proprio questo mentre ringraziava la signora gentile («non proprio benestante, si vedeva») che gli consegnava la banconota e nient’altro «per i suoi ciuchini». «Ringraziavo, ma avrei voluto dirle: “Se li tenga pure, a me non cambiano nulla. A me serve un donatore ricco che mi dica fai quello che serve, poi ci penso io”».

E invece… è arrivata la domenica della “vedova nel tempio”, quella che nel Vangelo attira l’attenzione di Gesù perché getta nel pozzo delle offerte al tempio due monetine che sono tutto ciò che ha. «Ecco, quella pagina mi ha sbattuto in faccia la domanda sulle radici profonde di ciò che faccio». Così è nata l’idea della raccolta delle monetine di rame per sostenere l’attività della Isla de Burro. C’è anche l’hashtag: #monetinepericiuchini. «Mettiamo insieme piccole gocce che ci ricordano la gratitudine che dobbiamo per ogni singolo cent donato».

Marco Ruggeri è un diacono permanente, con moglie e cinque figlie, educatore nel carcere di cremona e fondatore della attività con gli animali nella fattoria all’ombra del campanile di Zanengo dove pascolano 17 asini, 2 cavalli e un mulo. Se vuoi entrare devi tirare la corda di una campanella decorata con un cavallino.

Gruppi di bimbi e studenti, disabili, malati psichici, pazienti della neuro-psichiatria infantile, persone anziane… Alla Isla de Burro entrano tutti. Per ciascuno c’è un progetto con un obiettivo messo a punto da operatori formati: per ogni attività educativa c’è un responsabile di progetto, un coadiutore dell’animale, educatori, psicologi o psicoterapeuti, veterinari.

«Gli operatori sono ovviamente un costo, ma sono essenziali per mediare la relazione che si instaura tra persona e animali, ma – sorride Marco – è bene ricordare che gli asini non sono somari: a dispetto delle dicerie sul loro conto sono animali riflessivi, con una libertà da rispettare».

Piccole gocce ci ricordano
la gratitudine che dobbiamo
per ogni centesimo donato

La prima regola qui dentro è che non si corre e non si grida: «Si tratta di cambiare atteggiamento, di lasciare fuori dal cancello le nostre dinamiche quotidiane per fare amicizia con l’animale». L’approccio – spiega ancora Marco – «è una terza via rispetto a quello zootecnico, per cui l’animale è uno strumento di profitto, e a quello animalista che tende a proiettare sull’animale le categorie umane, fino a costringere un gatto a diventare vegano… La nostra è la via della zooantropologia: l’animale mi fa bene nella misura in cui rispetto radicalmente la sua natura e la sua diversità». A Zanengo la custodia del creato che si legge nella Laudato si’ di papa Francesco non è una teoria: ha l’odore del fieno, si attacca alle scarpe come il fango e porta il nome di un asinello: «Se devi imparare a gestire la rabbia che hai dentro ti farà bene passeggiare con Pippo; Furio invece preferisce attività da fermo. A Guyana, la cavalla, invece, basta uno sguardo per mettere in riga il bulletto della classe…».

La spazzolatura rilassa gli animali perché assomiglia alle coccole che si fanno mordicchiandosi, una camminata in campagna conducendo un asino fa riposare la mente delle persone che visitano la Isla de Burro, «perché ti richiama all’adesso e al qui, ti fa smettere di correre sempre avanti».

Qui le cose semplici riprendono valore, come le monetine da 1 cent. Arrivano persone con i sacchetti di “ramini”, anche bar o negozi che tengono il salvadanaio sul bancone e raccolgono i tondini che “fanno peso” nei portafogli e si perdono sul fondo delle borsette: «Le banche hanno messo una commissione per contarli, così adesso abbiamo iniziato a farlo da soli. Non parliamo di grandi cifre, ma qualche problema lo abbiamo risolto grazie a queste donazioni».

Una passeggiata, un colpo di spazzola, una carezza sul muso simpatico del ciuchino, un bicchiere di spiccioli. Piccole cose che – insieme – generano valore.