cuore
N.33 Settembre 2022
Il custode dell’esistenza
Muscolo instancabile
che pompa sangue nelle vene.
Un ritmo incessante
e involontario
che ci accompagna
nel per sempre
della nostra vita mortale,
senza percepirlo
quasi mai.
Movimento scontato
eppure imprescindibile.
Traduttore estemporaneo di emozioni, interprete multilingue di sentimenti
e vocazioni.
Spesso ponte
tra pancia e cervello,
timbra un cartellino usurante
senza risparmiarsi.
Quasi mai pacato,
difficilmente in errore,
troppo spesso indifeso.
Sole-Cuore-Amore.
Rima bistrattata,
spesso annichilita
nella sua potenza.
Ma cuore
come luogo letterario
senza tempo,
casa di infinite storie
inventate
eppure così vere.
Spazio della memoria,
contenitore di intrecci
passati, presenti, futuri.
Il cuore che ha più stanze di un bordello, come diceva Garcia Marquez,
e più mani e più occhi
si incontrano nella vita,
più labirinti si costruiscono
tra le sue vene e le sue arterie.
Custode delle esistenze
che abbiamo attraversato,
degli amori-regalo
che ci hanno trasformati
dividendo con noi
un pezzo di strada.
Cuore.
Compagno incendiario
di scelte faticose,
interlocutore
che non si accontenta mai
della risposta più comoda.
Crepa
nella quale ci siamo rannicchiati
a piangere
ciò che abbiamo smesso di essere,
chi abbiamo perso,
i dolori e le delusioni
che per natura
attraversiamo
semplicemente vivendo.
Rifugio
che ha reso possibile
sopravvivere all’esperienza,
persino la più lacerante.
Cuore che si rigenera
portando comunque i segni,
perché solo così ha senso.
Cuore che ci rende tutti uguali,
inermi e potenti.
Cuore guardiano
e pacificatore di antipodi,
fabbricatori unici
di autentici equilibri
in questo mondo fragile.