Il pennarello scorre veloce sulla lavagnetta, soffermandosi sui dettagli che riaccendono il sorriso. Non è semplice disegnare le proprie radici: alcune hanno la forma di un sole, altre ricordano le onde, una casa, la famiglia lontana, o il faro della città natale dove l’infanzia è volata.

Davanti alla telecamera siedono tre studentesse e uno studente provenienti da altrettante regioni d’Italia – e non solo – iscritti all’Università Cattolica del Sacro Cuore. Hanno tra i 23 e i 25 anni e rientrano di rigore nella Generazione Z, cittadini del mondo abituati a cambiare forma e luogo a seconda di ciò che il futuro ha da offrire. Determinati a costruire ciò che desiderano, senza dimenticare chi sono.

Federica e Simona frequentano il master di secondo livello in Food Processing: Innovation and Tradition, Aurora ha scelto la magistrale in Innovazione e Imprenditorialità digitale, mentre Chukwuebuka partecipa al programma Erasmus Mundus, master internazionale che consente di svolgere un anno di studi all’estero. In questo caso, dalla Nigeria a Cremona, per approfondire le politiche agroalimentari e restituire le conoscenze maturate alla propria terra d’origine.

Nel campus di Santa Monica Cremona hanno trovato la ragione per lasciare le città in cui sono cresciuti e tuffarsi in una nuova esperienza di vita, a centinaia – o migliaia – di chilometri da casa.

Osimo, Taranto e le Mauritius, Salerno e l’Africa, ognuno porta con sé un pezzetto di ciò che è stato, di ciò che più manca. C’è chi ha nostalgia del mare, della famiglia, o ancora del cibo preferito. Perché sì, la pizza è buona, ma le zuppe di mamma…

Ambientarsi non sempre è facile, anche in una città tranquilla come Cremona.

I nuovi amici, il desiderio di crescere e la voglia di dare forma al proprio futuro aiutano a creare nuove radici “fuori sede”, senza abbandonare le origini. Per intrecciarle basta una valigia capiente e la consapevolezza che, ovunque si vada, c’è un posto dove tornare, anche solo con la mente.