legami

N.56 gennaio 2025

riflessi incontra

Paolo Bonini e gli… amici per le pagine

Come si consiglia un libro? Il legame speciale tra lettori, autori e... il libraio nelle parole di Paolo Bonini della Libreria Il Convegno di Cremona

Il profumo delle pagine, la curiosità per storie e autori sconosciuti, il sottile piacere nel lasciarsi incuriosire da titoli e immagini di copertina, o guidare la scelta di chi si avventura tra gli scaffali. Paolo Bonini racconta così la professione di libraio, che dal 2016 lo trova al banco della Libreria del Convegno di Cremona. 

L’amore per la letteratura è maturato a fuoco lento: dopo gli studi in Discipline delle Arti, dei Media e dello Spettacolo all’Università Cattolica di Brescia intraprende la specialistica in Letteratura Contemporanea a Milano.  Già durante la triennale inizia a prendere dimestichezza con la professione alla libreria Ponchielli della sua città, portando con sé nei viaggi da pendolare i titoli che più colpivano la sua attenzione.

Tra questi Il Maestro e Margherita di Michail Bulgakov, caratterizzato da «una trama funambolica», che intreccia storie apparentemente sconnesse dando corpo a personaggi dalla duplice natura. Oggi l’interesse spazia tra classici e nuove proposte, per lasciarsi prendere e sorprendere. Come Il pinguino senza frac di Silvio d’Arzo, «alla ricerca della propria identità», racconta Paolo, o libri che portano lontano, «fino all’Havana», descritta tra vicoli d’inchiostro e vite tratteggiate a penna. 

Diverso è quando si tratta di lavoro: al libraio sta il compito di orientare i lettori “smarriti” tra gli scaffali, alla ricerca del prossimo titolo o di un regalo per una persona cara. A volte basta uno sguardo per suggerire la proposta giusta, altre occorre lasciarsi guidare da gusti e letture precedenti. I buoni consigli creano legami, con l’abitudine di tornare a chiedere un suggerimento o a curiosare tra le nuove proposte. 

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Non mancano gli eventi organizzati in libreria, con ospiti scelti tra gli scrittori preferiti, per trasformare la riflessione sulla lettura in un incontro con l’autore. «O con i traduttori – aggiunge Paolo – per capire quanto sia complesso il lavoro di trasposizione di un testo», dove ogni parola può cambiare significato e colore a ciò che viene raccontato. Diverso l’approccio con la narrativa, che spazia tra scenari fantastici e mondi interiori. Questa è la magia della letteratura, che tra una pagina e l’altra ci insegna a viaggiare e guardare il mondo con occhi diversi, fino a ritrovare se stessi.