velocità
N.49 aprile 2024
Artigiani del tempo, cercatori d’emozione
La velocità è il rapporto tra spazio e tempo. Così insegna la fisica, cercando di fissare un concetto per sua natura inafferrabile. Soprattutto nell’epoca del “tutto e subito”, in cui i minuti si azzerano e gli spazi diventano virtuali. L’abbiamo imparato maneggiando gli smartphone, porte di connessione ad un mondo sempre più rarefatto, in cui chi si ferma è perduto.
Sarà vero? L’abbiamo chiesto a tre persone che – per lavoro o per passione – sfidano quotidianamente questo concetto.
Marco Morandi, socio del Club Amatori Veicoli d’Epoca Cremona, racconta il brivido di viaggiare a bordo di un’automobile d’altri tempi. Figlio di un cronometrista, quando guida sfila l’orologio e dimentica il cellulare, lasciando all’asfalto il compito di segnare la strada.
Per Giorgio Grisales, presidente del Consorzio Liutai “Antonio Stradivari” di Cremona, il tempo è scandito dai rumori di bottega, dove la mano modella il legno fino a trasformare la materia in musica. Un mestiere antico, che un po’ ricorda una professione più che mai d’oggi come quella dei videomaker: come racconta Filippo Mondini, fondatore di Pro Cremona, chi fa questo mestiere è un artigiano digitale, capace di condensare secoli di storia in un video di pochi minuti.
Esperienze diverse, accomunate dalla convinzione che la velocità ha valore quando genera emozioni.