partenze
N.37 Gennaio 2023
Nei semi si annidano i segreti dell’umanità
Nella serata promossa da TEDx Cremona al teatro Filo di Cremona il monologo sulla vita, i viaggi e il tesoro di Vavilov, agronomo russo che ha girato il mondo a inizio Novecento per trovare, catalogare e salvare la più antica e preziosa "banca dati" della biodiversità delle colture alimentari
“Passione” è una parola che ricorre ciclicamente nella vita, straordinaria, di Nikolaj Ivanovič Vavilov, agronomo russo, vissuto tra la metà dell’Ottocento ed i primi del Novecento. Passione soprattutto per la ricerca ed il viaggio, punto di partenza e mai di arrivo. Tappa e non traguardo. Alla ricerca di quella biodiversità alla base del futuro di qualsiasi generazione. Attraversò Estremo Oriente, Americhe e qualsiasi angolo dell’Europa raccogliendo migliaia e migliaia di sementi. Questo patrimonio, storicamente inestimabile, fu ordinato, catalogato e conservato presso l’Istituto di botanica applicata di Leningrado, sorto proprio per iniziativa di questo scienziato che ha sempre brillato di luce propria.
«Vai nel posto che non so a prendere quello che non ho. Non ho ancora trovato tutto nel mondo» è il manifesto di un personaggio che ha fatto la differenza. Come ha ricordato Yuri – secondogenito dello scienziato russo, interpretato da Stefano Panzeri, con l’accompagnamento musicale di Francesco Andreotti, nello spettacolo “Semi”, secondo Ted Salon organizzato dal team di TEDx Cremona e andato in scena al Cinema Teatro Filo – Vavilov fu anche precursore nel comprendere che «cibo era uguaglianza, giustizia e futuro. Non solo carne, formaggio e verdura».
SCIENZIATO
Nikolaj Ivanovic Vavilov, pioniere della biodiversità
Nikolaj Vavilov fu uno scienziato dai multiformi interessi e di notevoli capacità organizzative. Antesignano degli studi sulla biodiversità, ebbe come obiettivo principale di tutta la sua attività, l’individuazione delle zone di origine delle principali piante alimentari coltivate e delle specie primitive dalle quali derivano. I luoghi di origine e diversificazione delle specie coltivate che furono identificati portano, ancora oggi, il suo nome (Centri di Vavilov)..
fonte: Wikipedia
Era un uomo che conosceva l’importanza del silenzio, capace di ascoltare, imparare ed insegnare.
Francesca Marchegiano, autrice del monologo, disegna a tinte forti ed emozionanti la storia di questo uomo così decisivo nell’indicare a tutti quale fosse la strada da seguire. L’interpretazione del lecchese Panzeri, in scena a piedi nudi, dentro un vaso, idealmente contenitore della terra e «della pianta della memoria che non muore mai», è scarna e potente.
Vavilov, nel 1921, ebbe l’intuizione di creare la prima banca dei semi a Leningrado. Oggi si chiama San Pietroburgo e l’istituto, dove sono conservati che porta orgogliosamente il suo nome. È la più antica. Custodisce semi di migliaia di specie raccolte dallo studioso russo e dai suoi successori in quasi un secolo di ricerca. È il quarto più grande al mondo, padre dello Svalbard Global Seed Vault, il più grande deposito di semi al mondo, costruito nel 2008 e situato nell’isola norvegese di Spitsbergen, nel piccolissimo arcipelago delle Svalbard, a qualche centinaia di chilometri dal Polo Nord. Si tratta di una sorta di caveau a disposizione delle varie banche del gene internazionali, nato con lo scopo di offrire un’opzione di conservazione in più contro la perdita accidentale di patrimonio genetico delle colture. «I contadini sono gli scienziati della loro terra» ci ricorda Yuri con parole che suonano come un monito anche per le generazioni future: «Aveva sette vite come i gatti, non una dopo l’altra, ma contemporaneamente». Nella Russia di Stalin, fu strenuo oppositore dell’autoritarismo ideologico di Lysenko, giovane agronomo appoggiato dal regime. Lo accusarono di difendere la genetica classica mendeliana, considerata «una pseudoscienza borghese».
«È un uomo che ha fatto cose straordinarie. È morto di fame con un pugno di riso in mano per salvare il mondo. Mi ha colpito la sua umanità» dirà nel successivo dibattito una appassionata Francesca Marchegiano, partita la scorsa estate per il Kirghizistan sulle orme di Vavilov e alla ricerca dei semi del melo primigenio. Si, perché Nikolaj fu accusato di spionaggio a favore della Gran Bretagna e di boicottare l’agricoltura sovietica, «passando da salvatore e sabotatore dell’agricoltura».
Incarcerato a Saratov nel 1942, morì un anno più tardi, a 56 anni, probabilmente per malnutrizione. Nel frattempo, tra il 1941 ed il 1944, nel lunghissimo assedio della città da parte dei tedeschi, i ricercatori dell’istituto preservarono la raccolta di semi dai concittadini affamati. Quattordici di loro preferirono morire di fame piuttosto che cibarsi delle sementi affidate alla loro custodia.
TEDx, nella suggestiva cornice del Cinema Teatro Filo, ci regala, ancora una volta, un racconto incredibile che profuma di storia, terra e sacrificio. Intriso di quella eccezionale normalità perfettamente incarnata da questo immenso protagonista del novecento.
Il botanico Antonio De Matola e l’agricoltore Fabrizio Bottari hanno chiuso un piccolo grande dibattito che ha coinvolto anche il numeroso pubblico presente. Nei semi si annidano i segreti dell’umanità ci hanno ricordato. Bottari in Val d’Aveto ha recuperato una vecchia varietà di patata, la quarantina, patrimonio di un territorio, testimonianza di storia, lavoro e cultura. Dal 2003 ad oggi ha messo insieme una infinita collezione di oltre 400 tipologie di patate: «La biodiversità per la sopravvivenza dell’uomo è fondamentale. Affrontare i cambiamenti climatici significa preservare la grande quantità genetica presente in questa antiche varietà di ortaggi. Oggi viviamo in un mondo in cui vengono prodotte poche varietà per tutti, a qualsiasi latitudine. Tutto ciò ha impoverito la genetica agraria».
IL PROGETTO
TEDx Cremona
TED è un’organizzazione no profit che si propone di diffondere idee che vale la pena di condividere (Ideas Worth Spreading). Nata 30 anni fa in California come una conferenza di quattro giorni, TED è cresciuta seguendo la sua mission attraverso molteplici iniziative. Nelle due principali conferenze annuali, i personaggi più brillanti e influenti a livello globale in qualunque campo o disciplina sono invitati a parlare per un massimo di 18 minuti. Molti di questi TED Talk sono poi disponibili, gratuitamente, sulla pagina TED.com.