numeri
N.38 Febbraio 2023
Tutto si misura, nulla si spiega. Ancor meno si cerca
Un giornale che parla di numeri. E sai la novità!
Ogni pagina, ogni titolo, ogni racconto e persino ogni interpretazione che ci arriva dal mondo, con i numeri oggi si traduce, sui numeri si fonda, nei numeri – talvolta – si esaurisce. E questo vale soprattutto per le notizie che fanno (o dovrebbero fare) più male: terremoti e bollette, solitudini e bombe, punti di share e spesa pro capite, affluenza alle urne e followers…
Tutto si misura, nulla si spiega. Ancor meno si cerca.
Certo l’esattezza (o la sua sensazione) è sempre un appiglio rassicurante; la sintesi di una percentuale offre la doppia (x2) comodità di farci perdere poco tempo e di mettere quel consolante grado di separazione tra la mia vita e i “i grandi fenomeni del nostro tempo”, le “crisi epocali”, i movimenti sociali, i morti lontani…
Ma è davvero così che possiamo raccontare ciò che siamo, il mondo che viviamo? Che succede se i numeri perdono la loro freddezza, se cade il distacco del calcolo, se persino Andrea Nasuto, che di professione fa lo statistico presso un importante centro di ricerca internazionale, ci ricorda che «il numero non risolve completamente il dubbio»?
Succede che i numeri diventano uno dei linguaggi utili a raccontare una parte della complessità della vita, una strada che ci permette di capire un po’ di più di quello che accade nel mondo, ma che non ci assolve dal fare i conti con l’imprevedibilità dell’incontro, l’eccezione del contatto, il “fuori programma” di un sorriso o di una lacrima. E scopriamo anche che la crisi economica non è un grafico, ma si chiama Davide e ha una storia che potrebbe essere la mia; che il numero di scarpe può anche essere quello dei passi di Diam attraverso il deserto; che un numero da circo si conta “ooh” di meraviglia, ma anche in ore di allenamento, obiettivi mai raggiunti, clavette rovinate dai colpi dati all’asfalto.
Ah, pure che nemmeno sui social il valore vero, si misura con la somma dei like: perché non è affatto detto che un follower, prima o dopo, ti inviti a prendere un caffè.