numeri

N.38 Febbraio 2023

RUBRICA

Numeri unici, non primi

Facciamo un gioco.

Dimmi il numero degli anni che ti senti,

e non quello che hai scritto sulla carta d’identità.

Dimmi il numero delle notti che sei rimasta sveglia a cercare di darti risposte,

e quanti quesiti alla fine hai risolto,

quanti sono rimasti aperti.

Dimmi le volte che hai voluto cambiare la tua vita,

e quelle che ci hai provato, andando fino in fondo.

Di quelle che hai chiesto scusa

e di quelle che hai perdonato.

Il numero dei sorrisi e delle lacrime,

quello delle risate e del sudore freddo.

Il totale delle volte in cui il battito si è fermato.

Per rabbia, stupore, felicità.

Prova a fare la lista delle cose che contano davvero

senza metterci dentro quelle che invece servono solo a distrarci,

ad allontanarci dal cuore di questa esistenza.

Che non è eterna,

anche se ci muoviamo su questo mondo con l’arroganza di chi crede

di non morire mai.

Prova a contare gli amici veri

e non i follower o i piace di Instagram.

Sforzati di ricordare quali momenti davvero ti porti nel cuore:

occhio e croce dovrebbero essere quelli che non sono finiti in foto

ma che hai incorniciato in un angolo di sorriso.

In questo mondo in cui i conti sembrano non tornare mai,

accumuliamo oggetti, soldi, mutui, assicurazioni.

Quando spostiamo le palline del nostro abaco,

dalla parte degli accantonamenti finiscono sempre i progetti che non fruttano,

i legami che richiedono impegno,

i desideri per cui abbiamo troppa paura di fallire.

Nella matematica della vita può capitare di sentirsi uno zero alla sinistra.

Una frazione di tempo o impegno.

Il dividendo di un totale che vorremmo conservare integro.

In questa aritmetica pressante, ricordiamoci che siamo soprattutto valore in potenza,

somma unica di meraviglia e fragilità,

il resto delle esperienze che ci hanno attraversato e trasformato.

Numeri unici, ma non primi.