stelle

N.04 Ottobre 2019

POESIA

La forza delle forze ell’amore e sulle stelle

Davide Rondoni rilegge il testo scritto per la cantata "Letizia d'amore, stelle e precipizio": uno sguardo poetico sull'origine di tutto in un'epoca"di passioni tristi"

Opera di Omar Galliani tratta da "nuovi fiori nuovi santi" per la copertina di "Letizia d'amore, stelle e precipizio"

Siamo in un’epoca di amori tristi, qualcuno ha scritto di passioni tristi… Oggi l’amore pare un contratto. E ogni forza che nell’amore si agita pare doversi addomesticare. Ogni forza, perché l’amore è la forza delle forze, e non si può parlare d’amore senza parlare dell’origine della vita, del mondo.

Lo fa papa Francesco, lo fa Papa Benedetto, lo fa Dante, lo fa Lucrezio. L’amore si accende come letizia del sì al vivente, come prevalere del creato rispetto all’increato.

Ho scritto la cantata “Letizia d’amore, stelle e precipizio”, musicata superbamente da Federico Mantovani, sugli spunti del documento papale, senza aggiungere la prova della mia vita di cattolico anarchico di rito romagnolo, che molto ha scritto sull’amore in libri di poesia, in libri di riflessione e che sa – con Raymond Carver – che in amore siamo tutti principianti e che non c’è argomento più interessante.

E le stelle, l’altezza e la profondità di luce che vedi negli occhi di chi ami sono l’immagine che ricorre in tutte le civiltà, come segno di sospensione lucente, come movimento potente, come segno nella oscurità, come guida nel passaggio.

Le stelle e l’amore sono il movimento entro cui il nostro piccolo destino conosce qualcosa di grande….

La città è il contesto

dove la politica

ancora potrebbe resistere

alla crisi di senso

dalla cantata “Letizia d’amore, stelle e precipizio”

III Parte

Cantante/cantanti

Dove hai scritto il tuo inno all’amore

mentre quali pietre nel buio

dovevi baciare

Non ha mai fine non si piega

non sa cosa è disperare

Dove hai preso appunti

nei venti di quale tempesta

l’amore è la più segreta festa

Non chiude gli occhi

non abbassa la testa

l’amore non ha mai fine…

Dietro quali sbarre

superando quale confine

hai scritto con la carne

trafitta dalle spine

L’amore non si arrende

l’amore non ha mai fine

Nascosto nel freddo deserto

sotto quali esiliate tende

hai appuntato nel sangue

l’amore è di tutto esperto

E in quale intimo, pubblico martirio

hai mormorato

in quale abbandono o delirio

hai gridato:

l’amore è paziente

l’amore non si arrende 

l’amore non ha mai fine

IV Parte

Cantante /cantanti/ coro

L’amore è forte come la morte

cantava il cantico e io canto

le parole misteriose

incise nel vento dei millenni – –

Non la vita si oppone alla morte

non ne siamo mai indenni

Ad opporsi in battaglia

alla morte è l’amore

nessuna meraviglia

se fosse tra morte e vita la partita

sappiamo chi vince,

il buio che ci attende e avvince…

Ma canta il cantico e io canto:

forte come la morte è l’amore

qui sta il conflitto vero

l’amore guerriero

che contende al niente ogni sentiero

quale sia la nostra eredità

la nostra prospettiva:

se il ritmo profondo dell’amore

o la morte ripetitiva

se nella grande o piccola partita

e fino all’ultimo respiro

dell’amore o della morte

è l’ultima parola, l’ultimo tiro…